Questi sono gli strafalcioni più diffusi: li fai anche tu?
- Un sondaggio condotto dal sito Liberiamo.it ha individuato gli errori grammaticali più diffusi
- Tanta confusione riguarda l’uso di apostrofo e accento: i dubbi tra po’ o pò, né o ne non sono pochi
- Spesso le parole vengono scorrettamente sottoposte a processi di univerbazione
- È questo il caso di strafalcioni come daccordo e avvolte
- Mettetevi alla prova per scoprire se li fate anche voi: ecco la lista completa degli orrori più comuni
Quali sono gli errori ortografici più comunemente commessi dai madrelingua italiani? Per scoprirlo, il sito Libreriamo.it ha condotto un sondaggio su un campione di circa 8.000 persone con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. Mettetevi alla prova: esaminiamo insieme gli strafalcioni più frequenti per verificare la vostra conoscenza della grammatica.
Un errore diffusissimo, decisamente immancabile in questo elenco, riguarda la grafia dell’abbreviazione di poco. In tanti scrivono “pò”, ma al posto dell’accento andrebbe usato l’apostrofo. Po’, del resto, è il risultato di un troncamento. Purtroppo, non è raro sentire o leggere “pultroppo”: il 23% del campione ha commesso questo vero e proprio orrore ortografico. Analogamente, anche l’uso di “propio” non è proprio corretto; anzi, per nulla. Eppure, a sbagliare sono stati due italiani su dieci.
Errare è umano, perserverare è diabolico
Sulla resa grafica dell’espressione “d’accordo” dovremmo concordare all’unanimità. Invece, il 31% dei partecipanti al sondaggio lo ha scritto tutto attaccato, senza apostrofo. Si scrive “ne” o “né”? Anche questa risulta essere una questione decisamente poco chiara. Né l’uno né l’altro, in realtà, sono sbagliati.
Come capire quando e come usarli correttamente? Il primo ha valore pronominale e viene usato al posto delle forme “di ciò”, “da ciò”. Il secondo è una congiunzione usata per esprimere una negazione. Chi più ne ha più ne metta: c’è anche “n’è”. Questa forma è frutto di un processo di elisione a cui è sottoposta la vocale del pronome “ne” per effetto della terza persona del verbo essere da cui è seguito. Insomma, ce n’è per tutti.
Leggi anche: Gli errori grammaticali fanno male alla salute: lo studio
Vi siete resi conto che tendete a compiere molti di questi strafalcioni? Non disperate, a volte capita di sbagliare. Adesso, però, non avete scuse: è necessario che colmiate le vostre lacune. Tra cui, anche, quella fastidiosissima tendenza a univerbare una certa locuzione avverbiale di tempo, scrivendola come se fosse il participio passato del verbo avvolgere.
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
- https://aulalingue.scuola.zanichelli.it/benvenuti/2017/10/26/gli-errori-piu-comuni-commessi-dagli-italiani/
- https://www.studenti.it/foto/i-26-errori-piu-comuni-d-italiano.html
- https://www.agi.it/cultura/news/2017-10-19/grammatica_italiani_errori_bocciati_pultroppo_congiuntivo-2270652/