Licenziarsi in diretta social: il nuovo trend che spopola tra Millennials e Gen Z

Tutto è iniziato dal video di una trentunenne

 

L’ultimo trend sui social vede ragazzi e ragazze condividere attraverso dei video, più o meno in diretta, il momento in cui si licenziano da lavori che considerano tossici e insoddisfacenti. Questo fenomeno ha iniziato a emergere alcuni mesi fa e ha portato all’uso degli hashtag #quittok e #quitmyjob. Tutto ha avuto inizio quando Christina Zumbo, 31 anni, ex impiegata del governo australiano, ha condiviso il momento in cui ha inviato l’e-mail di dimissioni e ha atteso ansiosamente una videochiamata da parte del suo capo.

La Zumbo, che aveva già postato contenuti sulla salute mentale legata al lavoro, ha dichiarato di aver preso questa decisione difficile e di aver voluto condividerla online perché pensava che altre persone avrebbero fatto lo stesso. La sua clip ha ricevuto molte risposte positive e tanta solidarietà online. Marisa Jo Mayes ha seguito un percorso simile quando ha deciso di lasciare il suo lavoro in un’azienda di dispositivi medici. La ventinovenne ha postato i momenti di ansia prima della chiamata al capo e il suo sollievo dopo le dimissioni. Anche se alcuni dei suoi follower hanno espresso entusiasmo e supporto, altri hanno criticato la sua scelta, trovandola superficiale ed egocentrica.

Ecco il motivo di tutto ciò

Ma perché sta accadendo tutto questo? Secondo la terapista e coach californiana Tess Brigham, la generazione di giovani utenti sui social è cresciuta con l’abitudine di condividere ogni aspetto della loro vita online, compresi momenti privati come le dimissioni. Questo modo di condividere esperienze è diventato naturale per loro.

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Inoltre, i giovani appartenenti alle generazioni millennial e Z hanno visto i loro genitori lottare durante la crisi economica del 2008 e hanno affrontato un mondo del lavoro difficile e poco remunerato. Molte delle loro prime esperienze lavorative sono state influenzate dalla pandemia, e ciò ha portato a una maggiore attenzione alla salute mentale, alla felicità e a ambienti di lavoro positivi. Di conseguenza, apprezzano i contenuti condivisi da chi lascia un lavoro tossico alla ricerca di qualcosa di più soddisfacente.

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