Un libro pubblicato più di 300 anni fa da uno scienziato olandese ha dimostrato che gli uomini del passato credevano nella vita aliena e si chiedevano se gli esseri umani fossero soli nell’universo. Il capolavoro di 324 anni fa si domandava perché Dio avrebbe creato altri pianeti “solo per essere guardati” dalla Terra. In particolare l’autore Christiaan Huygens ha esplorato le osservazioni degli scienziati e ha concluso che altri pianeti nello Spazio dovevano avere uno scopo: ospitare altre forme di vita. La pubblicazione dimostra dunque che la credenza nella vita extraterrestre non è un’esclusiva dei tempi moderni.
Huygens ha intitolato il suo libro del 1698 “Il mondo celeste scoperto: o, congetture sugli abitanti, le piante e le produzioni dei mondi nei pianeti”. Recentemente è stato ritrovato nelle Cotswolds durante un evento gratuito di valutazione dell’antiquariato. Gli esperti ritengono che il libro potrebbe essere venduto fino a 3.500 euro quando sarà messo all’asta il 5 luglio da Hansons Auctioneers. Nel suo scritto l’autore ha cercato di descrivere come potrebbe essere la vita aliena intelligente su altri pianeti, in particolare su Giove e Saturno, ritenendo improbabile che le dimensioni di un pianeta influenzino le proporzioni di animali e piante.
L’autore ha ipotizzato che, se ciò fosse vero, “su Giove ci sarebbero animali dieci o quindici volte più grandi degli elefanti e più lunghi delle nostre balene”. Ha anche concluso che “c’è qualche creatura razionale negli altri pianeti, che è il capo e il sovrano del resto” sostenendo come sia è “molto ragionevole da credere”. A proposito dell’aspetto degli alieni, Huygens ha scritto che devono avere mani e piedi come i nostri. Esiste una versione latina e una inglese, ma è stata quella inglese a essere scoperta nelle Cotswolds. Il libro è stato tradotto in inglese nello stesso anno in cui è stato pubblicato.
Leggi anche: La NASA ha assunto 24 teologi per studiare la reazione umana agli alieni [+COMMENTI]
Jim Spencer, un esperto di libri, ha dichiarato: “È affascinante pensare a chi ha sfogliato queste pagine nel 1698. Cosa devono aver provato leggendo queste descrizioni della vita su Giove o Saturno prima di guardare il cielo notturno. Il libro cerca di descrivere l’aspetto degli esseri extraterrestri, il modo in cui trascorrono il loro tempo e persino il suono della loro musica. Sembra quasi comico, ma è basato su un ragionamento scientifico e chissà come appariranno i nostri pensieri su questi argomenti a chi si guarderà indietro tra 324 anni”.
Share