La lezione di mio figlio

“Ciao sono la mamma di Michele, mio figlio è ormai un adolescente e da diversi anni fa tuffi a livello agonistico. È stato bravissimo fin da bambino e si è appassionato così tanto che io ho pensato di fargli investire molto in questa sua passione in modo che diventasse per lui una possibilità concreta, quando sarebbe cresciuto. Quando ha iniziato era molto felice, poi gli allenamenti si sono intensificati e come succede per tutti gli sport agonistici è cambiato il suo stile di vita ma io lo vedevo comunque soddisfatto dei suoi risultati. Michele è un ragazzino riservato, che non parla molto ma è sempre obbediente ed educato. Non parlavamo mai del fatto che avrebbe potuto non voler più continuare quel percorso perché ormai era diventato normale: di giorno si allenava, a volte anche la mattina presto e di sera faceva i compiti. Qualche tempo fa però è successo qualcosa che mi ha fatto davvero pensare. Mio figlio mi ha aperto gli occhi e immediatamente mi ha fatto sentire un vero mostro…a volte sbagliamo anche noi genitori, siamo umani infondo…”

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Una madre, la mamma di Michele, condivide la sua esperienza e le sue riflessioni riguardo al percorso sportivo del figlio. Michele, ormai adolescente, pratica i tuffi a livello agonistico da diversi anni. Fin da piccolo, Michele si è mostrato molto bravo in questo sport, e la madre ha deciso di investire molto nella sua passione, nella speranza che potesse diventare una possibilità concreta per il suo futuro. Quando ha iniziato, Michele era felice e motivato. Con il tempo, gli allenamenti sono diventati più intensi, e il suo stile di vita è cambiato come accade spesso per chi pratica sport a livello agonistico. Nonostante tutto, la madre lo vedeva comunque soddisfatto dei suoi risultati e non ha mai sospettato che potesse voler abbandonare quel percorso. Michele è sempre stato un ragazzo riservato, che parlava poco ma era sempre obbediente ed educato, e questo non ha mai portato a discutere la possibilità di smettere con i tuffi.

Per loro, il suo impegno era diventato una routine: allenamenti durante il giorno, a volte anche al mattino presto, e compiti la sera. Tuttavia, qualcosa è accaduto di recente che ha fatto riflettere profondamente la madre. Michele ha trovato il modo di farle capire che forse non era più felice di quel percorso, aprendo gli occhi alla madre su una realtà che lei non aveva considerato. Questo ha fatto sentire la madre colpevole, come un “mostro,” per non aver notato prima i sentimenti del figlio.

La madre conclude riflettendo su come anche i genitori possano sbagliare, nonostante le migliori intenzioni. A volte, nell’entusiasmo di supportare i sogni dei propri figli, si possono trascurare i loro veri desideri e bisogni, dimenticando che anche i genitori, in fondo, sono umani e possono commettere errori.

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