Fonte: Facebook
Durante gli scavi dell’antica capitale assira di Kalkhu (conosciuta come Nimrud, in Iraq) nel 1850, l’archeologo Austen Henry Layard trovò un pezzo di cristallo di rocca sepolto tra le rovine della sala del trono del palazzo reale. Si trovava sotto altri pezzi di vetro che sembravano aver fatto parte di un oggetto, forse in legno o avorio, che si era rotto o disintegrato nel corso dei secoli.
La lente, rozzamente scolpita e di forma leggermente ovale, è datata tra il 750e il 710 a.C., durante il periodo neoassiro. Ha un diametro massimo di 4,20 centimetri e uno spessore compreso tra 4,10 e 6,20 millimetri. Ha una lunghezza focale di circa 12 centimetri, che la rende equivalente ad una lente d’ingrandimento 3x.
Al momento della scoperta Layard la identificò subito come una lente, anche se riteneva che gli Assiri non ne conoscessero le proprietà ottiche, cioè di aumentare le dimensioni delle cose in vista, ma la usassero per accendere il fuoco. Tuttavia, nello stesso sito erano presenti iscrizioni così piccole da risultare difficili da leggere ad occhio nudo, se non con l’aiuto di una lente di ingrandimento.
Non ci sono prove che gli Assiri portassero gli occhiali, ma molti ottici che hanno esaminato il pezzo di cristallo nel corso degli anni ritengono che sia stato realizzato deliberatamente come una lente. Date le dimensioni, si adatta perfettamente all’orbita oculare, e potrebbe essere stata usata come una sorta di monocolo da uno scriba o un artigiano.
Altri pensano che le sue proprietà ottiche siano accidentali e che probabilmente sia un pezzo decorativo incorporato nei mobili o in altri tipi di oggetti. L’assiriologo e paleografo italiano Giovanni Pettinato credeva che questa lente facesse parte di una specie di rudimentale telescopio, il che spiegherebbe la conoscenza dell’astronomia degli Assiri. Tuttavia, la scarsa qualità della lente non supporta questa ipotesi.
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Il fatto che Layard l’abbia trovata nella sala del trono del palazzo suggerirebbe che si tratti effettivamente di un monocolo di Sargon II, che regnò tra il 722 e il 705 a.C. Si sa che le lenti al quarzo venivano usate a Babilonia, nell’antico Egitto e nell’antica Grecia, ma poche sono sopravvissute e nessuna è antica quanto quella di Nimrud. Pertanto è considerato lo strumento ottico più antico finora rinvenuto dagli archeologi.
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