C’è davvero un legame tra il benessere emotivo e la luce solare?

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C’è davvero un legame tra il benessere emotivo e la luce solare?

| 26/08/2024
Fonte: Pexels

Ecco come funziona questa connessione

  • Esiste un legame tra il benessere emotivo e la luce solare, confermato dalle scoperte in campo psicologico
  • L’esposizione alla luce solare influisce sulla produzione di serotonina, l’“ormone della gioia”
  • Il suo livello ottimale è importante per il benessere emotivo stabile.
  • L’oscurità stimola invece la produzione di melatonina, l’“ormone del sonno”, che favorisce il riposo notturno
  • Tuttavia, un’eccessiva produzione durante il giorno può causare sonnolenza e disagio
  • Il disturbo affettivo stagionale (SAD) è una condizione che si manifesta tipicamente durante i mesi invernali a causa della scarsa presenza di luce solare

 

L’antica relazione tra la luce solare e il benessere emotivo che proviamo è stata convalidata attraverso le moderne scoperte in campo psicologico. È infatti innegabile che la presenza del sole abbia un profondo impatto sul nostro equilibrio emotivo. L’esposizione alla luce solare non solo illumina il nostro ambiente, ma interagisce direttamente con il nostro cervello, influenzando la produzione di serotonina, conosciuta anche come “ormone della gioia”. La serotonina costituisce un potente neurotrasmettitore che regola diverse funzioni essenziali nel nostro organismo, inclusi l’umore e la qualità del sonno. Il suo livello ottimale è fondamentale per garantire un benessere emotivo stabile. Un aumento nei livelli di serotonina si traduce in un miglioramento dell’umore e di una sensazione di gioia, generando un incremento di vitalità ed energia.

Al contrario, l’oscurità stimola la produzione di melatonina, nota anche come l’ormone del sonno. Da qui deriva la propensione a rilassarci e a dormire profondamente quando la luce naturale scarseggia. Se è vero che la melatonina favorisce il sonno e contribuisce al riposo notturno, un’eccessiva produzione durante il giorno può portare a sonnolenza e disagio. Questo legame tra esposizione solare e stato d’animo è particolarmente evidente nell’ambito del disturbo affettivo stagionale (SAD, Seasonal Affective Disorder). Tale condizione si manifesta tipicamente durante i mesi invernali, quando la luce solare è limitata. Le persone affette da SAD possono sperimentare sintomi quali tristezza, mancanza di energia e disturbi nel ritmo sonno-veglia.

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Come si cura il disturbo affettivo stagionale

Il trattamento per il disturbo affettivo stagionale spesso implica la terapia luminosa, che prevede l’esposizione a fonti di luce intensa artificiali. Queste lampade simulano la luce naturale del sole e stimolano la produzione di serotonina, favorendo così il miglioramento dell’umore e la riduzione dei sintomi depressivi. Le popolazioni che risiedono in regioni caratterizzate da una scarsa presenza di luce solare hanno una maggiore predisposizione a sviluppare disturbi collegati alla carenza di luminosità. Ad esempio nei Paesi più settentrionali, in cui i giorni invernali si caratterizzano per brevi periodi di luce solare, il disturbo affettivo stagionale è più diffuso.

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