Le rane femmine mangiano i maschi quando non apprezzano il loro richiamo d’amore [+FOTO]

Uno studio ha analizzato il fenomeno del cannibalismo tra anfibi durante la stagione degli accoppiamenti

 

Il ranocchio intona un canto d’amore, la femmina non lo trova di suo gradimento e divora il maschio. Uno studio ha recentemente analizzato il fenomeno del cannibalismo tra gli anfibi durante la stagione degli accoppiamenti.

Il maschi predati dalle femmine

Gli scienziati dell’isola di Kooragang, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, hanno osservato femmine adulte di rane campanille verdi e dorate (Litoria aurea) mangiare i maschi durante il periodo riproduttivo. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Ecology and Evolution.

In fase di accoppiamento le rane femmine possono divorare i maschi. In un caso una femmina aveva in bocca una coscia del maschio e lo stava trascinando in una buca per mangiarlo. «Il maschio cercava di salvarsi e si aggrappava a qualsiasi cosa intorno a sé, come bastoncini nel terreno, per evitare di essere trascinato dentro», ha affermato John Gould, ricercatore presso l’Università di Newcastle, in Australia.

Il maschio alla fine è riuscito a scappare e si è salvato. Gould e il suo team hanno confrontato le loro osservazioni notturne durante tre stagioni riproduttive consecutive con altri studi che riportavano casi di cannibalismo sessuale.

Il cannibalismo come selezione naturale

«Il cannibalismo è ben documentato negli anfibi, ma la maggior parte dei casi segnalati coinvolge adulti che divorano giovani che emergono dall’acqua o girini che si mangiano a vicenda», ha aggiunto Gould. «Il cannibalismo degli anfibi si verifica tipicamente quando un gran numero di animali si riunisce nella stessa area, come quando i girini emergono dalle uova, o quando ci sono notevoli differenze di dimensioni tra predatore e preda. Molte specie di rane presentano dimorfismo sessuale: le femmine adulte sono spesso significativamente più grandi dei maschi. Le femmine possano sfruttare le loro controparti maschili, non solo come partner riproduttivi, ma potenzialmente come prede».

La scelta dei compagni

I ricercatori hanno ipotizzato che questo cannibalismo possa agire come un processo di selezione naturale. Le femmine possono distinguere tra potenziali compagni o prede a seconda della qualità dei loro richiami durante la stagione riproduttiva. I maschi più grandi con richiami più profondi possono essere visti come partner riproduttivi migliori, lasciando i maschi più piccoli e inferiori come potenziali pasti.

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Tuttavia, nemmeno i compagni più grandi sono esenti dal rischio di essere mangiati. Quando le femmine hanno deposto le uova possono decidere di mangiare il compagno, in maniera simile alle mantidi religiose. Gli scienziati non sanno spiegare il motivo dei comportamenti di cannibalismo, poiché gli episodi sono difficili da osservare e si verificano molto rapidamente.

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