Studi recenti affermano che, per l’essere umano, manifestare la propria vulnerabilità può comportare vantaggi a livello psichico. Una specifica ricerca condotta dall’Università di Nottingham, Regno Unito, sta indagando sulle ragioni per cui comunichiamo usando i nostri corpi ed i nostri volti.
Abbiamo scoperto che i segnali che derivano da queste parti corporee svolgono un ruolo chiave nel modo in cui costruiamo e manteniamo i contatti con l’ambiente esterno. In particolare, l’esperimento condotto dagli esperti ha mostrato che più l’uomo appare stressato, maggiore sarà il suo grado di simpatia percepito da coloro che lo circondano.
Quando qualcuno è stressato, è altamente probabile che mostri un tipo di comportamento definita dagli scienziati “autodiretto“. Toccarsi ripetutamente il viso, mangiarsi compulsivamente le unghie, armeggiare con oggetti e giocare con i capelli sono tutti chiari esempi di tale atteggiamento.
Forme molto simili di comportamento da tensione sono ben documentate nelle scimmie. Ciò dimostra che questi gesti hanno seguito un iter evolutivo e genetico ben prestabilito, protrattosi fino all’uomo.
Tuttavia, il modo in cui gli altri vedono questi comportamenti legati allo stress è ancora oggi un mistero per i ricercatori. Le persone notano questi comportamenti anche negli altri? Riusciamo a rilevare la tensione altrui? In che modo questo cambia la nostra impressione nei confronti delle altre persone?
Per riuscire a capirlo, gli esperti hanno indotto un lieve stress nei partecipanti all’esperimento ideato per poterne studiare il comportamento. Questi ultimi avevano a disposizione tre minuti per preparare una presentazione per un finto colloquio di lavoro. In seguito, hanno dovuto svolgere un impegnativo test di matematica. In questo modo, la maggior parte dei partecipanti è stata ad un forte stress psico-fisico funzionale allo studio.
Poco dopo, gli studiosi hanno mostrato i filmati dei volontari stressati a un nuovo gruppo di persone, i quali hanno valutato il loro comportamento su scale mobili valutando “quanto fossero realmente stressati gli esaminati“. I risultati finali hanno mostrato il vero aspetto che avevano le persone quando erano emotivamente logorate e cosa i testimoni pensavano di loro.
Grazie a questo studio, quindi, si è scoperto che l’essere umano è perfettamente in grado di individuare quando qualcuno è fortemente stressato. Inoltre, più un individuo riuscirebbe a confessare di essere emotivamente distrutto, più gli altri riuscirebbero a notarlo, apparendo però anche più simpatico. Come previsto dalla stessa ricerca, i comportamenti autodiretti sembravano giocare un ruolo chiave durante l’esperimento. Più un individuo metteva in pratica tali gesti, più veniva considerato psicologicamente provato.
Questo è il primo studio che ha riscontrato un legame dimostrabile tra il comportamento da spossamento psichico e la percezione del medesimo.
Il fatto che le persone giudicate più stressate venissero considerate anche più simpatiche potrebbe spiegare perché produciamo segnali di debolezza autodiretti. La scienza, con le sue numerose e continue ricerche, auspica ad arrivare al punto che mostrare il proprio lato vulnerabile possa incoraggiare il legame sociale.
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L’uomo è una delle specie viventi più cooperative e, proprio per questo motivo, siamo attratti dall’onestà nei confronti delle intenzioni e gli stati d’animo altrui.
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