Un team di ricercatori dell’Università di New Haven, in Connecticut, ha svelato un affascinante collegamento tra la nostra cerchia sociale e la ricchezza del nostro microbioma intestinale, ovvero il complesso di microrganismi che popolano il nostro sistema digerente. In questo insieme rientrano numerose creature, tra cui funghi, protozoi, virus e batteri, che contribuiscono al nostro benessere grazie allo svolgimento di preziose funzioni, come la sintesi di vitamine e la partecipazione al processo di digestione.
Gi scienziati hanno scoperto che più le persone interagiscono, più i microrganismi che popolano il loro microbioma sono simili. Per giungere a questa conclusione, gli esperti hanno mappato le relazioni sociali di persone residenti in 18 comunità remote della giungla dell’Honduras. per poi analizzarne le feci al fine di esaminare il loro microbioma intestinale. Il campione di partecipanti residente in una zona tanto isolata è stato appositamente scelto per una serie di fattori utili. Tra questi, ad esempio, c’è il fatto che le relazioni interpersonali avvengono sempre di persona, i cibi ultraprocessati non sono ancora arrivati e gli antibiotici, essendo poco diffusi, non hanno potuto alternare significativamente il microbioma.
I risultati dell’esperimento hanno dimotrato che coloro che vivono sotto lo stesso tetto condividono fino al 13,9% del microbioma. Gli amici che trascorrono tanto tempo insieme, inoltre, hanno in comune fino al 10% di microrganismi intestinali.
Questa incredibile scoperta potrebbe avere degli effetti anche in ambito epidemiologico. Infatti, la distribuzione e la frequenza delle malattie all’interno della popolazione sono legate anche al microbioma. Ciò significa che patologie come depressione e ipertensione porebbero diffondersi più facilmente all’interno della stessa rete sociale, proprio attraverso l’insieme dei batteri presenti nel sistema digerente.
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In ogni caso, gli scienziati hanno precisato che non c’è da aver paura del microbioma altrui. Al contrario, più ricchi e variegati sono gli scambi di flora batterica, maggiori sono i benefici per la nostra salute.
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