“Mi chiamo Valeria. Lavoro per mio marito. Mia sorella dice che sono in pericolo. Ho trovato finalmente un lavoro perfetto, migliore di tanti. Faccio 8 ore al giorno. Vengo pagata regolarmente a settimana. Che differenza c’è se il mio datore di lavoro è mio marito? Mia sorella dice che sono una molf (moglie e colf insieme). Lei dice che il mio non è un vero lavoro, ma la sua è solo invidia. In questa conversazione che vi mando mia sorella mi ha insultato pesantemente. Ci sono rimasta male e vi invio la chat per avere il parere della community di donne e mamme e lavoratrici che ci sono in questa pagina. Io penso di essere fortunata ad avere trovato questo lavoro. Sono più fortunata di tante altre che devono farsi due ore di macchina all’andata e due ore al ritorno, imbottigliate nel traffico. Sono più fortunata di tante che devono fare mille concorsi e che stanno con gli occhi pieni di lacrime dietro l’ennesima graduatoria in cui non sono tra i vincitori. Sono più fortunata di tante che devono accontentarsi di una paga più bassa dei loro colleghi perché sono donne. Sono più fortunata di tante che devono sorridere alle pacche del capo, troppo in basso per essere definite sulla schiena. Mia sorella però dice che non è così e che anzi sono in pericolo. Voi cosa ne pensate?”
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