I lavoratori italiani sono i più insoddisfatti d’Europa

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I lavoratori italiani sono i più insoddisfatti d’Europa

| 20/03/2025
Fonte: Pexels

I Paesi con maggiore soddisfazione lavorativa hanno una produttività più alta

  • L’Italia è ultima in Europa per soddisfazione lavorativa
  • Solo il 43% dei dipendenti italiani considera la propria azienda un buon posto di lavoro, contro una media europea del 59%
  • I più soddisfatti sono i danesi (75%), seguiti da norvegesi (73%) e svedesi (68%)
  • In Italia e in altri paesi come Francia e Grecia, meno della metà dei dipendenti si fida dei propri responsabili, mentre nei paesi nordici il livello di fiducia è superiore al 60%
  • I Paesi con maggiore soddisfazione lavorativa, come Danimarca e Paesi Bassi, hanno anche una produttività più alta, mentre Italia, Grecia e Polonia sono in fondo alla classifica

 

Uno studio condotto da Great Place to Work ha rivelato che i lavoratori italiani sono i meno soddisfatti d’Europa. Solo il 43% dei dipendenti italiani ritiene che la propria azienda sia un buon luogo di lavoro, un dato nettamente inferiore rispetto alla media europea del 59%. In cima alla classifica si trovano i lavoratori danesi (75%), seguiti da norvegesi (73%) e svedesi (68%), mentre l’Italia è addirittura dietro paesi come Cipro (53%) e Polonia (47%).

Uno dei problemi principali è la mancanza di fiducia nella leadership. In Paesi come Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia, il 60-64% dei lavoratori considera i propri manager credibili e giusti, mentre in Italia questa percentuale scende drasticamente sotto il 50%. La percezione di una leadership equa, trasparente e attenta ai bisogni dei dipendenti ha un impatto diretto sulla produttività e sul benessere lavorativo.

Solo il 49% dei lavoratori si sente valorizzato per il proprio impegno

Un altro elemento critico riguarda il riconoscimento e il coinvolgimento dei dipendenti. Solo il 49% dei lavoratori europei sente di ricevere apprezzamento per il proprio impegno, e meno della metà dei manager ascolta realmente i suggerimenti e le idee dei collaboratori. La situazione peggiora ulteriormente quando si parla di benefit aziendali e incentivi economici, con solo il 42% dei dipendenti europei che ritiene di ricevere adeguati riconoscimenti. In Italia la mancanza di meritocrazia e trasparenza nelle promozioni è un problema diffuso, tanto che solo il 37% ritiene che le promozioni vadano ai più meritevoli.

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Questa insoddisfazione ha conseguenze dirette sulla produttività. I Paesi con i dipendenti più appagati, come Danimarca, Svezia e Svizzera, sono anche quelli con il PIL più alto per ora lavorata. Al contrario, nazioni come Italia, Grecia e Polonia registrano livelli di produttività più bassi, in parte proprio a causa del malcontento diffuso. La ricerca dimostra dunque che un ambiente di lavoro positivo e una leadership efficace sono elementi fondamentali per il successo di un’azienda. Migliorare la cultura aziendale, valorizzare i dipendenti e garantire equità nelle retribuzioni e nelle opportunità di carriera sono aspetti chiave per colmare il divario con i paesi più virtuosi.

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