Lavorare 70 ore a settimana per risanare l’economia: la proposta di un imprenditore

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Lavorare 70 ore a settimana per risanare l’economia: la proposta di un imprenditore

| 17/02/2025
Fonte: Pexels

Ha anche criticato il passaggio da sei a cinque giorni lavorativi settimanali

  • Narayana Murthy, co-fondatore di Infosys, ha proposto di estendere la settimana lavorativa a 70 ore per far crescere l’economia indiana
  • Secondo Murthy, gli indiani devono lavorare di più per ridurre la povertà e competere con le migliori aziende globali
  • Ha criticato lo smart working e il concetto di work-life balance, ritenendo dannoso il passaggio da sei a cinque giorni lavorativi settimanali
  • Studi recenti dimostrano che orari di lavoro più lunghi riducono la produttività e aumentano l’inefficienza dei dipendenti
  • Paesi con orari più brevi mostrano livelli di produttività e PIL pro capite superiori rispetto a nazioni con molte ore lavorative

 

Narayana Murthy, co-fondatore di Infosys e figura di spicco dell’imprenditoria indiana, ha recentemente proposto un’idea controversa per rilanciare l’economia del Paese: una settimana lavorativa da 70 ore. Durante un intervento in occasione del centenario della Camera di commercio indiana, Murthy ha dichiarato che i giovani lavoratori indiani dovrebbero aumentare drasticamente le loro ore di lavoro per contribuire alla crescita economica e ridurre la povertà che affligge milioni di cittadini.

Secondo Murthy, l’India non potrà mai competere con le migliori aziende globali se i lavoratori non accettano di impegnarsi di più. Per sostenere questa visione, ha anche criticato la riduzione della settimana lavorativa da sei a cinque giorni, introdotta nel 1986, definendola un errore che ha penalizzato il Paese. Inoltre, ha ribadito la sua avversione per lo smart working, che considera una “trappola” capace di ridurre la produttività.

In realtà non è come sostiene Murthy

L’imprenditore ritiene che il governo debba lasciare maggiore libertà agli imprenditori, concentrandosi meno sulle normative e più sulla creazione di un ambiente favorevole al business. Secondo lui, gli imprenditori sono i veri motori dell’economia, in quanto generano posti di lavoro, pagano le tasse e creano ricchezza per la nazione. Nonostante lui ne sia così convinto, però, la proposta di Murthy è stata accolta con numerose critiche.

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Studi recenti, tra cui una ricerca della Boston University del febbraio 2024, dimostrano che un eccesso di ore lavorative non porta benefici, anzi, diminuisce la produttività e il benessere dei dipendenti. I risultati evidenziano che lavorare oltre 49 ore a settimana comporta un calo di efficienza e motivazione. Inoltre i dati economici mettono in dubbio l’efficacia di una settimana lavorativa più lunga. Ad esempio, l’India ha una media di ore lavorate annuali simile a quella della Cina, ma il PIL pro capite cinese è più del doppio rispetto a quello indiano. Questo suggerisce che non è il numero di ore lavorative a determinare la crescita economica, ma piuttosto fattori come la produttività, l’innovazione e le politiche aziendali.

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