L’alfabeto più corto al mono contiene solo 12 lettere, di cui sette consonanti e cinque vocali. Si tratta del Rokotas, una delle lingue native papuane, un gruppo di 800 lingue parlate nella Nuova Guinea. La lingua è ricca e complessa, con una propria grammatica e fonologia, ed è utilizzata da una comunità di circa 4300 persone sull’isola di Bougainville.
L’alfabeto rotokas si basa su quello latino, ma con alcuni adattamenti, aggiungendo numerosi suffissi e prefissi per costruire le frasi. Questa lingua originale si scrive da sinistra a destra, senza spazi tra le parole. I trattini invece vengono utilizzati per separare le sillabe.
Dal punto di vista della composizione della frase, il rokotas usa la sequenza soggetto-complemento oggetto-verbo. Aggettivi e pronomi sono attaccati al sostantivo e la posizione degli avverbi è libera, sebbene di solito siano posizionati davanti ai verbi. Anche se l’isola di Bougainville è grande meno della metà del Galles, i suoi abitanti parlano ben 18 lingue. Ciò le rende ancora più vulnerabili all’estinzione.
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Sul fronte opposto, la lingua con l’alfabeto più lungo è invece il Khmer, che presenta 74 lettere composte da 33 consonanti, 23 vocali e 12 vocali indipendenti. Spesso definito cambogiano, il khmer è in realtà parlato in molti paesi del sud-est asiatico, tra cui Tailandia, Vietnam e alcune parti del Laos. La lingua ha un totale di 16 milioni di parlanti nativi.
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