Un lago termocarsico è un bacino idrico che si forma nelle regioni artiche con lo scioglimento del permafrost, un terreno perennemente ghiacciato. La depressione che ospita il lago si forma con il collasso del suolo dovuto al disgelo.
Negli ultimi anni, con i cambiamenti climatici, i laghi termocarsici sono diventati più frequenti in Siberia, Canada e Alaska.
Quando lo strato di permafrost si scioglie, sotto i laghi accadono due cose: l’attività microbica aumenta e si formano percorsi nel permafrost. I microbi digeriscono piante morte e altra materia organica che erano intrappolati nel terreno precedentemente ghiacciato, in un processo che produce anidride carbonica e metano. Più raramente, il disgelo del permafrost può formare “camini” sotto i laghi che consentono al metano e ad altri gas, precedentemente imprigionati nelle profondità del sottosuolo, di fuoriuscire. In tutti i laghi termocarsici, i gas risalgono con le bolle verso la superficie e vengono rilasciati nell’atmosfera.
In inverno, con le temperature sotto zero, le bolle di metano restano bloccate sotto la superficie del lago ghiaccio ghiacciato, oppure intrappolate nel ghiaccio stesso. Se si fa un buco nello strato ghiacciato del lago e si avvicina un fiammifero, si ha come risultato una fiammata.
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Il disgelo del permafrost produce grandi quantità di metano che vengono rilasciate nell’atmosfera terrestre, contribuendo ad aumentare notevolmente il riscaldamento globale, in un circolo vizioso sempre più preoccupante per l’aumento delle temperature.
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