Limone, camomilla, salvia e persino un bel carciofo: sono questi alcuni dei principali rimedi naturali per contrastare l’acne, mentre nessuno ha mai pensato ai gatti. Cosa c’entrano i felini con i foruncoli? L’idea è venuta in mente a una ragazza che vive in Indonesia e che è convinta dei poteri “magici” della lingua del suo quattrozampe. In poche parole i brufoli sarebbero diminuiti grazie all’insolito trattamento.
La persona di cui stiamo parlando si chiama Dinda e ha sperimentato con successo (almeno lei dice così) il rimedio alternativo. Ogni giorno permette all’animale di “slinguazzare” la sua faccia, un’abitudine cominciata quasi per caso. In effetti, qualche tempo fa la protagonista della storia ha notato il gatto sedersi su alcuni dei suoi libri e iniziare a inumidirle per bene il volto, senza risparmiare neanche un centimetro.
Da quel momento in poi la pelle avrebbe mostrato progressi stupefacenti e Dinda non ha alcuna intenzione di fermarsi. C’è forse qualcosa di speciale nella saliva? Di solito l’unica bava che viene “tollerata” e sfruttata è quella della lumaca se si fa riferimento alla cosmetica, però i due casi non possono essere messi sullo stesso piano. Il racconto della donna ha attirato un clamore mediatico incredibile.
Gli studi sulla lingua del gatto (non certo il celebre e apprezzato dolcetto) sono rari, ma comunque esistono e non sono incoraggianti se si vuole simpatizzare un minimo per questa ragazza asiatica. Si sente più bella e luminosa, però al tempo stesso potrebbe fare i conti con una serie di effetti collaterali. Persino la sorella ha aggiunto altri particolari interessanti sulla bizzarra storia.
Dinda deve fare i conti con l’acne da quando è un’adolescente e ora che ha trovato il rimedio giusto non vuole rinunciarci tanto facilmente. Secondo la sorella Debi, il comportamento del gatto è a dir poco strano. In effetti il felino è affettuoso con tutta la famiglia, ma l’unica persona che viene leccata come se non ci fosse un domani è proprio la giovane alle prese con i foruncoli di troppo.
L’animale si chiama Nia e per la prima volta ha mostrato di gradire un contatto così ravvicinato con i padroni. Proprio Debi si è fatta forza e ha deciso di filmare la cura inusuale, un video che è finito ovunque, social compresi ovviamente. Il quattrozampe appare molto tranquillo e paziente nel dimostrare la propria dedizione, una pratica che dura ormai da tre mesi. I vantaggi principali sono presto detti.
La ragazza non ha spiegato quanti anni ha, ma non riesce a sopportare i brufoli che le caratterizzano il viso. I medicinali e le creme che le sono state consigliate dai vari medici non hanno sortito alcun effetto e l’alternativa è spuntata fuori quasi per caso. A quanto pare non esistono altri casi dello stesso tipo nel nostro pianeta o per lo meno è la prima volta che una persona ha il coraggio di parlarne in modo aperto e sincero.
Dinda ha parlato di una pelle molto più liscia e della gran parte dei punti neri che non sarebbero visibili nemmeno da vicino. La vicenda ha fatto intervenire una veterinaria esperta che ha sconsigliato la pratica felina per curare l’acne. Secondo quanto spiegato dalla dottoressa Donna Solomon, la gente dovrebbe scoraggiare i gatti dal comportarsi come fa Nia.
La saliva di quest’ultima potrebbe infatti contenere organismi pericolosi e portatori di malattie, oltre a infezioni, dermatiti, sintomi non troppo diversi da quelli dell’influenza e persino patologie gravi come la meningite. Non bisogna dimenticare che i germi che si trovano nella lingua di questi animali non sono in alcun modo paragonabili a quelli di un essere umano.
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Il gatto è abituato a “slinguazzare” in posti non proprio ortodossi del loro corpo, ano in primis. Ecco perché funghi, batteri e residui fecali sono in agguato, un rischio che si corre anche a contatto con la bocca. Non esistono molti altri dettagli su Dinda, la sua famiglia e la città in cui vive. Per il momento sembra godere di ottima salute, sempre che la notizia sia stata diffusa di recente e non sia già datata.
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