“Mi chiamo Veronica e sono fidanzata con Mario da 5 anni. Qualche giorno fa ho scordato di iniziare la nuova confezione di pillola, e l’ho assunta con qualche giorno di ritardo. Questo mi ha causato molta ansia, perché ho paura di essere rimasta incinta. Vi invio gli screen della conversazione che ho avuto con il mio ragazzo, quando gli ho spiegato la situazione. La sua reazione mi ha fatto sentire tanto sola, in quanto mi ha esplicitamente detto che lui in tal caso non vuole figli e che me la devo sbrigare da sola: ovvero abortendo. Non mi è stato affianco e non mi ha supportata nonostante il mio momento di ansia. Secondo voi cosa dovrei fare? Io pensavo che la sua reazione sarebbe stata sicuramente migliore, e che mi avrebbe rassicurata, ma mi ha fatto cadere in un profondo momento di sconforto e solitudine. I rapporti umani sono così complicati, e sembra assurdo che nonostante cinque anni di relazione vengano fuori questi argomenti.”
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Veronica da cinque anni è fidanzata con Mario. Di recente, Veronica ha commesso un’inesattezza riguardo all’assunzione della sua pillola contraccettiva, iniziando una nuova confezione con alcuni giorni di ritardo. Questa situazione ha causato in Veronica un senso di ansia, poiché teme di essere rimasta incinta. Per chiarire la questione, ha inviato a Mario degli screenshot della conversazione che ha avuto con lui riguardo alla situazione. La reazione di Mario l’ha fatta sentire molto sola, in quanto lui le ha chiaramente comunicato che in caso di una gravidanza non desiderata non intende avere figli e la invita a risolvere il problema da sola, ossia mediante un aborto.
Non essendo stato presente a sostenerla né a fornirle supporto in un momento di grande preoccupazione, Veronica si trova ora in uno stato di sconforto e solitudine profondi. Si chiede cosa dovrebbe fare in questa situazione, poiché pensava che la reazione di Mario sarebbe stata molto diversa, rassicurante e premurosa, mentre invece ha sperimentato una sgradevole sorpresa che l’ha destabilizzata. Questo evento solleva interrogativi sulla complessità delle relazioni umane e sembra paradossale che, nonostante i cinque anni di relazione, sorgano simili questioni.
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