La NASA è riuscita ad ascoltare il suono emesso da un buco nero: è molto inquietante
- La NASA ha recentemente registrato il suono spettrale di un enorme buco nero situato a più di 200 milioni di anni luce dalla Terra
- L’idea sbagliata che nello spazio non ci sia alcun suono deriva dal fatto che la maggior parte dell’Universo è un vuoto senza onde sonore
- Gli esperti hanno utilizzato un processo di sonificazione per convertire le onde di pressione emesse dal buco nero in una melodia udibile dagli esseri umani
- Il corpo celeste si trova al centro dell’ammasso di galassie Perseo, e le onde sonore sono generate dal gas atmosferico prodotto dall’insieme delle galassie
- Grazie alla sonificazione, oggi possiamo ascoltare il rumore del buco nero a una frequenza notevolmente aumentata rispetto a quella originale, aprendo nuove possibilità di esplorazione dell’universo
Quando pensiamo allo spazio esterno che circonda il nostro pianeta, ci immaginiamo un Universo oscuro, misterioso e probabilmente anche profondamente silenzioso. Eppure non è così. A rivelarlo è proprio la NASA, che recentemente è riuscita a registrare il suono spettrale di un buco nero. Nel descrivere un oggetto spaziale, ci riferiamo sempre alla sua forma, alla grandezza, al peso o alla distanza dalla Terra, senza pensare che potrebbe anche emettere dei suoni.
Il rumore da poco rilevato proviene da un enorme buco nero che si trova a più di 200 milioni di anni luce da noi. Proprio come ci si aspetterebbe da qualcosa di così “misterioso”, il corpo celeste emette una “melodia” a dir poco terrificante. L’agenzia spaziale è riuscita a comporre l’audio utilizzando varie onde sonore e dati intelligenti. “L’idea errata che non ci sia alcun suono nello spazio ha origine dal fatto che la maggior parte dell’Universo è un vuoto senza onde sonore”, ha twittato la NASA.
Gli esperti hanno convertito la frequenza tramite un processo noto come sonificazione.
“L’insieme delle galassie genera così tanto gas atmosferico che siamo riusciti a risalire al suono reale del buco nero”. Nello specifico, il corpo celeste in questione si trova al centro di un ammasso di galassie chiamato Perseo. Nel 2003, gli astronomi si sono resi conto che le onde di pressione emesse dal buco nero causavano delle increspature nel gas caldo atmosferico. Queste a loro volta potevano essere tradotte in una nota. Tuttavia, noi umani non eravamo in grado di sentirle.
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Così gli esperti le hanno convertite tramite un processo noto come sonificazione, in modo che potessero essere riprodotte nel nostro pianeta e udite anche dagli esseri umani. “Oggi siamo in grado di ascoltare il rumore a una frequenza 144 quadrilioni e 288 quadrilioni di volte superiore a quella originale”, ha concluso la NASA.
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- https://www.thesun.co.uk/tech/19583550/nasa-sound-black-hole-perseus/
- https://www.cnet.com/science/space/nasas-haunting-remix-lets-you-hear-what-a-black-hole-sounds-like/
- https://www.businessinsider.com/listen-nasa-reveals-black-hole-sounds-spooky-audio-2022-8?r=US&IR=T