“La mia ragazza mi ha chiesto se la trovo ingrassata: le ho detto la verità e ora dormo sul divano”

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“La mia ragazza mi ha chiesto se la trovo ingrassata: le ho detto la verità e ora dormo sul divano”

| 15/04/2025
Fonte: Pexels

“Ho detto la verità quando la mia ragazza mi ha chiesto del suo peso: ho sbagliato?”

  • Quando una ragazza chiede se è ingrassata, sta cercando conferme, non una perizia medica
  • L’onestà è importante, ma il tatto lo è ancora di più
  • “Salute” e “peso” sono concetti distinti, ma nella testa di chi ascolta, spesso si sovrappongono
  • Non trasformare una conversazione emotiva in una sessione di coaching motivazionale
  • La comunicazione in coppia è un’arte: non è questione di “aver ragione”, ma di capirsi

 

Su Reddit, uno di quei luoghi virtuali dove l’umanità si confessa come al bar sotto casa ma con meno filtri e più dramma, un utente ha deciso di chiedere all’internet intero se è uno str**zo nel thread dal nome AITAH. Il motivo? La sincerità. Che detta così, suona anche nobile. Ma andiamo con ordine. Lui e la sua fidanzata stanno insieme da tre anni e, come accade a molti di noi che non vivono di insalate e triathlon, entrambi hanno messo su qualche chilo. Nulla di drammatico: lui è ancora tecnicamente nel range del “sano ma tendente al pancione”, lei un po’ oltre. Una sera, la compagna gli chiede se la trova ancora attraente. Lui risponde di sì. Poi la sua ragazza rincara la dose e domanda se, secondo lui, è ingrassata e se dovrebbe perdere peso. E lui che fa? Risponde. Con onestà.

Quando la tua ragazza ti chiede: “Mi trovi ingrassata?”

Ecco il racconto completo, direttamente dalla viva tastiera dell’utente:

“Io e la mia ragazza stiamo insieme da circa tre anni. Nel tempo, entrambi abbiamo messo su qualche chilo. Io sono al limite superiore del peso considerato salutare, mentre lei è leggermente in sovrappeso.

Ieri sera mi ha chiesto se sono ancora attratto da lei. Le ho detto di sì. Poi mi ha chiesto se pensavo che dovesse perdere peso. Ho risposto che secondo me non è necessario, ma che potremmo entrambi trarre beneficio dal diventare più sani.

Ho specificato che non parlavo necessariamente di perdere peso, ma di diventare più in forma, magari andando a fare qualche passeggiata o iscrivendoci in palestra. Ho semplicemente detto che essere più in salute ci farebbe bene.

Lei si è offesa e ha cominciato a dire che non sono più attratto da lei. Le ho ricordato che non è così, e le ho chiesto perché farmi una domanda se poi non vuole accettare la risposta.

Le ho detto che potremmo migliorare entrambi la nostra forma fisica, ma che questo non ha niente a che fare con l’essere magri o meno.

Ma lei ha insistito dicendo che, evidentemente, io la vedo grassa. Le ho risposto di smettere di mettermi in bocca parole che non ho detto, e di non farmi domande se poi non vuole sentire la risposta. Alla fine ha concluso dicendo che sono stato insensibile.”

Sincerità in coppia: una guida per non farsi lasciare dopo una domanda sul peso

Ora, cari lettori (e caro Redditor in crisi esistenziale), chiariamo subito una cosa: la sincerità è una virtù, sì. Ma serve anche il buonsenso, o almeno una minima conoscenza del territorio minato in cui ci si sta avventurando.

Quando una ragazza chiede se è ingrassata, non sta cercando una valutazione obiettiva stile dietologo. Sta cercando rassicurazioni. Le interessa sapere che, nonostante i due chili di troppo e l’ultima abbuffata domenicale, tu la trovi ancora irresistibile. Punto.

Sì, sei stato onesto. Ma anche sì, forse un pelino ingenuo.

Ecco il punto: ci sono domande nella vita di coppia che, anche se vengono formulate con apparente innocenza, in realtà sono test nucleari emotivi camuffati da chiacchierata da divano.
“Mi ami?”
“Ti piaccio ancora come prima?”
“Mi vedi ingrassata?”
Queste domande non vogliono una risposta: vogliono una carezza, un abbraccio, un “sei bellissima anche dopo aver mangiato l’intero menù di Pasqua”.

Tu, povero illuso, hai risposto con sincerità svizzera, logica tedesca e diplomazia di un cinghiale in salotto. Hai detto la verità, ma come ben sappiamo, la verità non è sempre l’approccio vincente nei rapporti umani, specie quando si tratta di autostima e chili di troppo.

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Hai parlato di salute, di camminate, di palestra. Intenzioni nobili, certo. Ma dal suo punto di vista, tutto suonava come:
“Sì, sei ingrassata. E ora tocca pure a me dirti come rimediare.”
Insomma, il messaggio che è arrivato a lei non è stato “miglioriamo insieme”, ma “hai ragione a preoccuparti, si vede”.

Se devo rispondere alla domanda con l’onestà che tu apprezzi tanto:
No, non sei “lo str**zo” per aver detto la verità. Ma lo sei un po’ per come l’hai detta.

Potevi evitarla? Certo. Bastava dire:
“Tesoro, sei bellissima. Sempre. Ma se vuoi sentirti meglio, potremmo provare a fare qualcosa insieme, solo se ti va.”
Fine. Nessun riferimento a percentuali di massa grassa, BMI, o circuiti in palestra.

Hai imparato la lezione? Speriamo. Se no, il prossimo step sarà un post intitolato:
“AITAH per essermi iscritto in palestra da solo dopo questa conversazione?”

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