La gigantesca scultura di 55 metri scolpita sulla roccia della montagna

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La gigantesca scultura di 55 metri scolpita sulla roccia della montagna

| 02/06/2024
Fonte: X

Il volto del re Decebalo, il capo dei Daci, è scolpito su una parete rocciosa sul fiume Mraconia, in Romania

  • L’imperatore Traiano sottomise la Dacia nel I sec. d.C e il re Decebalo dopo la sconfitta si suicidò
  • La sua figura è ricordata con una gigantesca scultura sulla parete di una montagna
  • L’opera fu commissionata nel 1985 da Iosif Constantin Drăgan, un ricco uomo d’affari
  • La scultura sorge alla foce del fiume Mraconia, affluente del Danubio
  • La scultura di Decebalo è la più grande d’Europa e la sesta al mondo per dimensioni

 

La colonna Traiana fu costruita nel II sec. d.C. e si trova nel cuore di Roma. E’ alta 30 metri e presenta in tutta la sua lunghezza dei bassorilievi con 2600 figure che rappresentano le guerre combattute da Traiano in Dacia, una regione che comprendeva l’attuale Romania e parte dell’Ungheria. Tra le scene rappresentate sulla colonna c’è anche il suicidio di Decebalo, capo dei Daci, che dopo essere stato sconfitto, preferì la morte alla sottomissione ai romani.

La scultura più grande d’Europa

Lo spirito di Decebalo, tuttavia, non è morto ed è celebrato in Romania con una gigantesca scultura realizzata negli anni ’80 sulla roccia di una montagna.

Nel 1985 Iosif Constantin Drăgan, un ricco uomo d’affari, decise di commissionare l’opera, e scelse per la scultura un affioramento alto 128 metri nella Gola del Ferro, alla foce del fiume Mraconia, affluente del Danubio. La scelta non fu casuale poiché sul lato opposto del fiume si trovava, incisa sulla parete rocciosa, la Tabula Traiana, un’iscrizione latina dedicata all’Imperatore Traiano e alla vittoria sui Daci.

I lavori iniziarono solo anni dopo, nel 1993, dopo che la montagna fu acquistata da Drăgan. Il lavoro deve essere stato una sfida per le persone coinvolte nel progetto, che erano sotto la direzione dello scultore italiano Mario Galeotti. Prima della scultura vera e propria dovevano essere svolti numerosi altri compiti, dal prelievo di campioni per determinare la qualità della roccia alla produzione dei primi schizzi. Anche la posizione della scultura rendeva difficile l’accesso e per trasportare l’attrezzatura necessaria agli operai erano necessarie delle barche.

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Utilizzando la dinamite, i pezzi più grandi di roccia venivano fatti saltare in aria, mentre il lavoro più fine veniva svolto utilizzando martelli pneumatici e picconi. Il volto di Decebalo è alto 55 metri e largo 25. Nel 2000 è stata completata la targa commemorativa che si trova sotto la scultura. Su di essa c’è un’iscrizione latina: Decebalus Rex Dragan Fecit, che significa “Re Decebalo, creato da Dragan”. La scultura è la più grande d’Europa e la sesta al mondo per dimensioni.

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