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Il rapporto annuale sulla felicità nel mondo del 2024, noto come World Happiness Report, ha sollevato un’allarmante constatazione: i giovani di oggi, compresi tra i venti e i trent’anni, sembrano essere meno felici rispetto alle generazioni precedenti. Questo fenomeno, definito come una sorta di “crisi di mezza età” precoce, è stato osservato soprattutto negli Stati Uniti, con prospettive simili che si delineano anche in Europa.
Secondo gli esperti, diversi fattori contribuiscono a questo declino nel benessere giovanile. La diseguaglianza salariale, l’alto costo degli alloggi e le crescenti preoccupazioni riguardo al cambiamento climatico e alla guerra sono solo alcuni dei motivi che alimentano questa sensazione di malessere. Tuttavia un ruolo significativo sembra essere giocato anche dalla crescente dipendenza dai social media tra le nuove generazioni.
Il dottor Vivek Murthy, Chirurgo Generale degli Stati Uniti, ha sottolineato che i giovani stanno attraversando un periodo di incertezza e sconforto, con una mancanza di fiducia nel futuro e una sensazione di dover ancora trovare la propria identità nel mondo. Questo senso di smarrimento può essere alimentato dall’iperconnessione e dalla pressione sociale esercitata dai social media, dove gli adolescenti trascorrono ore ogni giorno. Sebbene globalmente i giovani tra i 15 e i 24 anni siano ancora considerati la fascia più felice, il divario con le generazioni più anziane si sta riducendo sempre di più, soprattutto tra le ragazze.
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In particolare negli Stati Uniti le persone di questa fascia d’età sono meno felici rispetto alle generazioni precedenti, segnalando un’inversione di tendenza significativa che potrebbe presto manifestarsi anche in Europa occidentale. Il protrarsi di questa situazione suggerisce che la società stia fallendo nel garantire un futuro luminoso e promettente per le giovani generazioni. L’uso eccessivo dei social media, che può influenzare negativamente la salute mentale e la qualità della vita, rappresenta solo una parte del problema. È necessario affrontare con urgenza le sfide strutturali che contribuiscono al malessere giovanile, garantendo opportunità, equità e un ambiente sano e sostenibile per tutti.
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