“Ho incontrato una specie di ex al suo addio al nubilato. Devo dirle qualcosa di importante. Sono stato in Spagna negli ultimi 10 anni, e di cose in Italia ne ho lasciate indietro parecchie. Anche relazioni più o meno serie sono state interrotte senza scrivere un adeguato finale, bello o brutto. Questa chat che vi mando è forse la cosa che più mi fa combattere contro me stesso. Sono in un locale e c’è un gruppo di ragazze per una festa di addio al nubilato. La festeggiata e futura sposa è una tipa che hai tempi stavo broccolando, e ci sarebbe stata pure. Ma la mia partenza è arrivata di botto e quindi tutto interrotto a qualche bel preliminare. Oggi la rivedo, ancora più bona di allora, mi fa un sangue da morire. Ci provo, mi aspetto un vaffanculo grande come una casa e qualche risata, invece questa ci sta. Eccome se ci sta. Che devo fare? Io non sono un rovinafamiglie, ma sono un single e cacciatore. Non devo mica sposarmi io. Chi è il colpevole? Chi ci prova o chi ci sta? Ditemi voi…”
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Il racconto di un lettore di Commenti Memorabili riporta una situazione alquanto complessa, frutto di un incontro inaspettato e carico di conseguenze. Dopo aver trascorso gli ultimi dieci anni in Spagna, lasciandosi alle spalle una serie di relazioni non conclusesi con una vera e propria chiusura, si ritrova faccia a faccia con un passato irrisolto. Durante una serata in un locale, il destino lo mette di fronte a una donna con cui aveva avuto un flirt in passato, che ora sta celebrando il suo addio al nubilato.
La sorpresa deriva dal fatto che, nonostante l’approccio con leggerezza e la consapevolezza di una possibile reazione negativa, l’ex flirt sembra ricettiva al suo interesse, creando una situazione moralmente e eticamente complessa. Il lettore si descrive come un “single e cacciatore”, distanziandosi dall’idea di essere un “rovinfamiglie”, ma allo stesso tempo riconosce il dilemma posto dalla situazione: procedere in base al proprio desiderio momentaneo, o considerare le implicazioni più ampie del proprio agire su altri individui coinvolti, in particolare rispetto al futuro sposo e alla relazione imminente.
La questione posta al termine della sua narrazione — chi sia il “colpevole” tra chi mostra disponibilità all’approccio e chi accetta l’invito — solleva riflessioni profonde sulle responsabilità personali nelle interazioni umane, specialmente in contesti delicati come quello degli impegni amorosi e matrimoniali. L’interrogativo non riguarda solo la questione di chi inizi l’azione o chi vi partecipi, ma tocca temi più ampi di fedeltà, rispetto e onestà verso se stessi e verso gli altri.
Questa storia, condivisa in cerca di consigli, mette in luce la complessità delle relazioni interpersonali e il bisogno di navigare le proprie azioni con consapevolezza delle possibili ripercussioni sulle vite altrui. L’esperienza narrata diventa così uno spunto per una riflessione più ampia sulla natura delle scelte individuali e sul loro impatto nel tessuto delle relazioni umane, sollecitando una valutazione etica e personale che va oltre il semplice atto e si interroga sulle proprie motivazioni e valori.
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