Jurassic Tinder

“Buondì, sono Stefania, una ragazza normale, single, che ha superato i trent’anni e che a quanto pare rimorchia solo personaggi a dir poco bizzarri. Nel mio personale spettacolo dei fenomeni da baraccone ha appena fatto ingresso un soggetto che non so come definire. Lui si chiama Giuseppe, detto Beppe, e ha una malsana fissazione. Non è nulla di particolarmente indecente, non è morboso, non è un feticista e decisamente non mi sembra proprio un soggetto pericoloso, ma siamo proprio incompatibili. Ora, già dai primi scambi che vi manderò vi sarà chiaro quanto questo soggetto sia “particolare”, e io ho pure provato a dargli una chance… D’altronde, capisco anche che ci siano molte persone tanto nervose all’idea di essere messi sotto la lente di ingrandimento e i servizi tipo Tinder non aiutano certo a eliminare l’ansia, a me personalmente non piace affatto conoscere gente così ma ogni tanto ci ricasco. Beppe non è una persona cattiva, ci tengo a precisarlo, ma è evidentemente molto immaturo e ha serie difficoltà a relazionarsi con l’altro sesso. Secondo me la sua fissazione non è altro se non un modo di evitare il confronto col mondo, ma non voglio fare la psicologa da quattro soldi, e non mi voglio neanche scusare per non aver “ceduto” alle sue avance. Ai tipo come Beppe che leggono qua dico: non fate finta di poter mettere da parte una vostra passione per cercare di andare a genio a qualcuno con cui non siete compatibili. È meglio per tutti se si cerca qualcuno di adatto alle proprie necessità.”

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Stefania racconta la sua esperienza con un personaggio insolito incontrato recentemente, Giuseppe, soprannominato Beppe. Nonostante non ci siano dettagli specifici sulla natura della “fissazione” di Beppe, Stefania evidenzia come questa caratteristica lo renda un partner incompatibile per lei.

Beppe, descritto come una persona non pericolosa né cattiva, sembra manifestare un comportamento che Stefania interpreta come immaturità e difficoltà nel relazionarsi con l’altro sesso. La fissazione di Beppe, secondo Stefania, potrebbe essere un modo per lui di evitare confronti diretti con il mondo esterno, una sorta di scudo protettivo che lo distanzia dagli altri.

Stefania ha tentato di dare una chance a Beppe, consapevole delle pressioni e dell’ansia che possono accompagnare gli incontri attraverso app di dating come Tinder. Tuttavia, ha concluso che non è disposta a compromettere o a ignorare le proprie esigenze per adattarsi a qualcuno così diverso da lei. Infine, offre un consiglio a persone simili a Beppe: è importante non nascondere o mettere da parte le proprie passioni per cercare di piacere a qualcuno, suggerendo invece di cercare partner più compatibili con il proprio modo di essere.

Attraverso questo racconto, Stefania riflette su un tema più ampio che riguarda l’importanza dell’autenticità e della compatibilità nelle relazioni, sottolineando come talvolta sia necessario riconoscere l’incompatibilità e procedere per la propria strada, anziché forzare connessioni destinate a rimanere superficiali o insoddisfacenti.

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