Nel lontano 1888, il tranquillo quartiere londinese di Whitechapel fu scosso da una serie di omicidi efferati. Le vittime, tutte prostitute, furono uccise con una violenza inaudita: tagli alla gola, mutilazioni genitali, addominali. Questo era il sinistro modus operandi di Jack lo Squartatore, il serial killer che ha segnato la storia criminale.
Questi crimini rimangono fra i più inquietanti e irrisolti misteri britannici. Le teorie sull’identità di questo assassino sono molteplici, con alcune che addirittura lo collegano a Lewis Carroll, celebre autore di “Alice nel paese delle meraviglie”.
Recentemente, Bruce Robinson ha proposto un’ipotesi rivoluzionaria nel suo libro “They All Love Jack: Busting the Ripper”. Robinson identifica James Maybrick come il principale sospetto. Secondo lui, Maybrick era un massone e numerosi indizi massonici sono stati ritrovati sia sulle scene del crimine sia nelle lettere inviate dal killer alla polizia.
Robinson suggerisce che Scotland Yard fosse a conoscenza dell’identità di Maybrick ma scelse di proteggerlo. Elementi chiave della sua teoria includono i legami massonici della famiglia Maybrick e le coincidenze temporali delle visite di Maybrick a Londra nel 1888, anno degli omicidi.
Robinson ha inoltre esplorato l’uso di americanismi nelle lettere dello Squartatore, collegandoli a Florence Maybrick, la giovane sposa americana di James. Florence fu coinvolta in un notorio caso di omicidio nel 1889, dove fu accusata di aver avvelenato James con arsenico.
Kate Colquhoun, nell’opera “Did She Kill Him? A Victorian Tale of Deception, Adultery, and Arsenic”, approfondisce questo caso. Florence si dichiarò innocente, sostenendo l’uso dell’arsenico per sbiancare la pelle e accusando James di essere un ipocondriaco che si auto-medicava. Nonostante una forte opposizione pubblica, Florence fu condannata e passò il resto della sua vita negli Stati Uniti.
Robinson propone un’altra teoria: il vero assassino di James potrebbe essere stato suo fratello, Michael Maybrick. Michael, secondo Robinson, avrebbe potuto essere anche lui Jack lo Squartatore. Robinson osserva che il timbro postale sulle lettere dello Squartatore corrisponde alle residenze londinesi di Michael.
Nonostante le nuove ipotesi, la vera identità di Jack lo Squartatore rimane avvolta nel mistero. Robinson suggerisce un collegamento con altri crimini, estendendo il raggio d’azione del killer. La storia di Jack lo Squartatore continua a essere un enigma irrisolto, ma queste nuove teorie potrebbero avvicinarci alla verità.
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