Gli studenti italiani primi in Europa per l’ansia da matematica

Tutta colpa di alcuni pregiudizi

 

L’ansia da matematica è una forma di disagio psicologico che molti studenti, ma anche adulti, sperimentano quando sono costretti a confrontarsi con numeri e calcoli, sia in contesti scolastici che quotidiani. In Italia quasi uno studente su due (48%) soffre di questa condizione, un dato che ci pone al vertice delle problematiche legate alla matematica in Europa. Questo fenomeno non è solo una sensazione temporanea, ma una vera e propria forma di ansia che può avere effetti negativi sul rendimento scolastico.

La causa principale di questa ansia sembra essere più culturale e ambientale che legata a una presunta predisposizione naturale verso la matematica. Infatti, molti credono erroneamente che la matematica sia una disciplina per cui si è “portati”, ma questa convinzione alimenta solo l’ansia nei giovani, che si sentono inadeguati se non riescono a eccellere in essa. Inoltre, l’ambiente scolastico competitivo e l’approccio tradizionale all’insegnamento della matematica possono accentuare questa condizione. L’ansia da test, un elemento spesso presente nelle valutazioni matematiche, è un’altra causa che contribuisce al disagio.

L’ansia fa peggiorare il rendimento

Secondo uno studio dell’Ocse, l’ansia da matematica non solo influisce sullo stato emotivo degli studenti, ma si riflette anche sulle loro prestazioni. Un incremento nell’indice di ansia corrisponde a una significativa diminuzione del rendimento matematico. Questo crea un circolo vizioso, dove la paura di fallire porta a evitare i compiti di matematica, riducendo ulteriormente la possibilità di migliorare.

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Le radici del problema si trovano nella percezione che la matematica sia una disciplina elitaria, destinata a chi possiede una “dote naturale”, mentre in realtà sarebbe più utile un approccio inclusivo che favorisca l’apprendimento di tutti. Riconoscere e affrontare questa ansia è fondamentale per migliorare le prestazioni matematiche e per cambiare l’approccio culturale alla disciplina, al fine di prevenire gli effetti negativi sulla carriera scolastica dei giovani.

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