Il nostro Paese pullula di meraviglie. Alcune di queste, però, sono raramente ammirabili da occhi umani. Partiamo per un affascinante viaggio alla scoperta delle isole disabitate più belle d’Italia: ecco di quali si tratta. Conoscete Gavi? Si tratta di un’isola che fa parte dell’arcipelago di Ponza, al largo delle coste di Gaeta. Accessibile dal mare in soli due punti, il suo territorio è stato dichiarato protetto per via dell’incredibile varietà di flora e fauna che ospita.
Basti pensare che in questo piccolo paradiso selvaggio e incontaminato vivono il falco pellegrino e il gabbiano reale, oltre a una peculiare lucertola, ribattezzata “lucertola di Gavi”, che risulta più lunga e più scura rispetto a quella diffusa nel nostro Paese. Proseguiamo la nostra esplorazione approdando in un luogo dalle sembianze esotiche, ma che in realtà si trova in Sicilia. Si tratta dell’isola Bella di Taormina. Tra le sue meraviglie, questo posto vanta una lunga lingua di sabbia che la collega alla terraferma, spiagge mozzafiato e piante tropicali.
Tra le isole diabitate più belle dello Stivale non possiamo non citare Pianosa, un’isola dell’arcipelago toscano i cui fondali rientrano tra i più ricchi e incontaminati. La loro straordinaria conservazione è dovuta proprio all’inaccessibilità di questo luogo, che fino al 1977 ospitò un carcere di massima sicurezza che rese l’accesso all’isola del tutto impossibile.
In provincia di Cosenza, davanti alla costa, si staglia l’isola di Cirella, una macchia verde che galleggia sullo splendido mare azzurro calabrese. In mezzo alla natura incontaminata, spicca un’antica costruzione. Si tratta di una torre di difesa edificata nel 1562 per proteggere l’abitato della Vecchia Cirella dagli attacchi dei turchi.
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Infine, concludiamo il nostro viaggio ammirando l’incantevole isola dell’Asinara, in Sardegna. La storia di questo luogo affascinante è costellata da leggende, come il soggiorno del corsaro Barbarossa, e vicende davvero particolari. Basti pensare che l’Asinara fu impiegata, nel corso dei secoli, come colonia agricola, lazzaretto e carcere. Oggi, grazie alle sue meraviglie, l’isola fa parte del Parco Nazione Asinara e può essere visitata dai turisti.
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