Fonte: Pixabay
La Statua della Libertà è uno dei monumenti più conosciuti al mondo, sia per la sua mole imponente che per il suo significato simbolico.
Fu inaugurata il 28 ottobre 1886 a Librty Island, alla foce del fiume Hudson, nel porto di New York. Il suo nome completo è “La Libertà che illumina il mondo”. La statua fu un dono della Francia agli Stati Uniti come gesto di amicizia tra le due nazioni e per celebrare il centenario della Dichiarazione d’Indipendenza americana. Fu realizzata dallo scultore francese Frederic Auguste Bertoldi, mentre Alexandre Gustave Eiffel, il progettista della Tour Eiffel, realizzò la struttura interna.
La statua raffigura una donna, allegoria della Libertà, che calpesta una catena spezzata, simbolo della schiavitù. Con il braccio sinistro regge una tavola con la data della Dichiarazione d’Indipendenza, mentre la fiaccola accesa sollevata in alto rappresenta la libertà e la giustizia.
Il volto espressivo e lo sguardo profondo della statua hanno da sempre alimentato le ipotesi sulla musa ispiratrice dell’artista. Secondo fonti contrastanti, Bertoldi potrebbe aver avuto due diversi punti di riferimento.
C’è chi ha voluto riconoscere nell’enigmatico volto la madre dello scultore, Charlotte, a cui era molto legato e le cui sembianze avrebbe riprodotto nella statua come omaggio. Secondo altre fonti invece, l’artista si sarebbe ispirato a Isabella Eugenie Boyer, vedova francese dell’industriale americano Isaac Singer, produttore delle macchine da cucire.
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Isabella era 30 anni più giovane del marito e, quando questi morì all’età di 66 anni, le lasciò un’eredità immensa. La vedova visse tra gli Stati Uniti e la Francia insieme ai suoi sei figli. A Parigi l’ereditiera incontrò Bertoldi che potrebbe essersi ispirato alla sua bellezza per realizzare la statua.
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