“Buongiorno a tutti. Se ho deciso di condividere questa chat, che pur essendo anonima è molto delicata, è perché davvero sto cercando di uscire bene da questa situazione complicata che mi sta piano piano logorando. Vi chiedo quindi di capire la mia situazione senza sparare sentenze perché sono tutti capaci di farlo fino a che non sono loro a vivere vicende simili. Io ho una sorellastra di nome Martina a cui voglio molto bene. A dire la verità, abbiamo vissuto per la maggior parte della nostra vita quasi senza sapere dell’esistenza l’uno dell’altro. Lei ha sempre vissuto con nostro “padre” e io solo pochi anni fa ho scoperto di essere suo figlio. Quindi per me, all’inizio, erano come sconosciuti. Molto semplicemente, e so che può sembra strano, io e lei ci siamo innamorati. Ci stiamo comportando molto bene e stiamo tenendo tutto in pieno controllo, però sono giorni che lei si comporta in modo strano, uguale papà, e io, in generale, sono spaventato dalla situazione e non so proprio come uscirne. Lei, al contrario, sembra molto più tranquilla.”
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“Dovevo assolutamente parlare con Martina perché la nostra ultima conversazione, più un’altra che avevamo avuto dopo di persona, non mi avevano convinto. Più che altro avevo paura: paura di quello che poteva succedere, paura di perdere lei, paura della possibile reazione di papà, e soprattutto, anche se è brutto da dire, paura della possibile reazione della gente. Perché il punto è proprio questo. Concretamente non stavamo facendo niente di male. Io tenevo a lei, lei teneva a me, i nostri sentimenti erano reali e pur essendo una situazione complicata, riguardava noi e nessun altro. In realtà, al tempo stesso, una relazione con una sorellastra è sempre mal vista e qualsiasi cosa tu dica per giustificarti verrai sempre criticato. Ero pronto a dire la verità a papà, poi lei mi ha scritto e abbiamo cominciato un’accesa discussione cercando di capire cosa realmente fosse giusto fare. Contro ogni aspettativa, siamo arrivati ad una soluzione inaspettata ma che entrambi, considerando tutto, volevamo fortemente. Io non mi pento di nulla.”
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