Qual è la cosa più pericolosa che avete mai fatto nella vostra vita? Se vi considerate persone poco intrepide e scarsamente temerarie, potreste dovervi ricredere: anche indossare la cravatta porta con sé la sua elevata percentuale di rischio. No, non è uno scherzo. Del resto, a precisarlo è stato uno studio della University Hospital Schleswig-Holstein.
I ricercatori hanno monitorato l’afflusso di sangue al cervello e alla giugulare di 30 volontari maschi con un’età media di 24 anni. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi. Ai membri del primo è stato chiesto di indossare una camicia con il colletto aperto; a quelli del secondo, invece, è stata fatta indossare una cravatta annodata stretta con il metodo più in voga, ovvero il nodo Windsor. Dopodiché, gli scienziati hanno sottoposto i volontari del secondo gruppo a tre scansioni: la prima con la cravatta allentata e il colletto aperto, la seconda con l’accessorio annodato e il colletto chiuso, la terza ripristinando la condizione di partenza.
Incredibile ma vero, i risultati dello studio hanno dimostrato che indossare la cravatta e annodarla strettamente può ridurre il flusso ematico con una media del 7,5%. Neppure allentarla è sufficiente per risolvere il problema. La diminuzione del flusso sanguigno, infatti, in questo caso si attesta a una media di 5,7%.
La questione, insomma, non va presa sottogamba: al contrario, è di vitale importanza. Basti pensare che un insufficiente apporto di sangue alle parti vitali del cervello rischia di danneggiare le aree cerebrali. Senza contare, poi, che indossare la cravatta porta con sé ulteriori effetti collaterali.
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Una ricerca, infatti, ha svelato che questi accessori sono uno spaventoso covo di batteri, perché vengono raramente lavati. Se pensate che si tratti di uno scherzo, sappiate che in Inghilterra l’uso della cravatta è stato abolito dagli ospedali proprio per questa ragione. Ebbene sì, ai medici è vietato indossarla poiché costituisce una grandissima fonte di infezioni per i pazienti.
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