In Islanda non si trovano più cetrioli al supermercato (e il motivo è assurdo)

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In Islanda non si trovano più cetrioli al supermercato (e il motivo è assurdo)

| 01/11/2024
Fonte: Pexels

Tutta colpa di un popolare TikToker

  • I supermercati islandesi stanno affrontando una grave carenza di cetrioli a causa di un’impennata della domanda
  • Questa è stata scatenata dalla popolarità del TikToker Logan Moffitt, noto come “Cucumber Guy”
  • Moffitt ha guadagnato oltre 5 milioni di follower con le sue ricette a base di cetrioli, portando a una vera e propria mania per questo ortaggio
  • I supermercati come Kronan e Hangkaup hanno confermato che le scorte locali non riescono a soddisfare la domanda, con quasi tutti i cetrioli provenienti da serre islandesi che non sono in grado di aumentare rapidamente la produzione
  • Oltre ai cetrioli, anche altri ingredienti come olio di sesamo e aceto di riso sono diventati rari, con vendite dell’olio di sesamo aumentate di oltre il 200%

 

Di recente l’Islanda ha assistito a una curiosa carenza di cetrioli nei suoi supermercati, una situazione attribuita a un fenomeno virale sui social media. La causa principale sembra infatti essere l’influenza di un popolare TikToker, Logan Moffitt, noto come “Cucumber Guy”, che ha guadagnato oltre 5 milioni di seguaci grazie alle sue innovative ricette a base di cetrioli. I suoi video, che mostrano come utilizzare questo ortaggio in vari piatti appetitosi, hanno innescato un vero e proprio “cetriolo-mania” tra gli utenti, portando a un incremento della domanda in Islanda.

Secondo quanto riportato dai supermercati locali, come Kronan e Hangkaup, le scorte di cetrioli disponibili non riescono a soddisfare l’improvviso aumento di richieste. Kronan ha specificato che quasi tutti i cetrioli venduti in Islanda provengono da serre locali e i produttori non sono stati in grado di rispondere a questa improvvisa impennata di richiesta. A complicare ulteriormente la situazione, il Paese ha limitazioni nelle importazioni, costringendo i negozi a ricorrere a spedizioni d’emergenza dai Paesi Bassi.

Non è nemmeno la prima volta

Il fenomeno non è nuovo: già in passato, trend culinari lanciati da influencer sui social media hanno causato esaurimenti di scorte. Per esempio, nel 2021, la popolarità della pasta alla feta al forno ha portato a una carenza di formaggio in diversi supermercati americani. Questi eventi evidenziano come le piattaforme social possano alterare rapidamente le dinamiche del mercato alimentare, influenzando le abitudini di consumo in modi spesso imprevisti.

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Ma non è solo il cetriolo a essere diventato raro. Anche altri ingredienti, come olio di sesamo e aceto di riso, sono diventati difficili da trovare, con un incremento delle vendite dell’olio di sesamo superiore al 200%. Questa serie di eventi ha sollevato interrogativi sulle conseguenze che i social media hanno sulle filiere alimentari e sulle abitudini di consumo. In un contesto in cui il marketing e il turismo si stanno sempre più adattando alle tendenze sociali, questo caso in Islanda offre una chiara dimostrazione del potere che i social influencer possono esercitare, influenzando non solo le scelte culinarie dei consumatori, ma anche le dinamiche di approvvigionamento delle risorse locali.

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