La NASA ha condiviso un’immagine su Instagram di enormi crateri sul Marte che ben presto è diventata virale e ha attirato molte reazioni da parte di appassionati del tema e degli utenti che hanno lasciato milioni di mi piace e commenti. Nel post l’Agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America ha scritto che lo scatto era stato “catturato dall’High-Resolution Imaging Science Experiment (HiRISE) sul Mars Reconnaissance Orbiter”.
In più ha precisato: “La mappa è proiettata qui in una scala di 50 centimetri per pixel. Stai guardando 0° di longitudine su Marte, l’equivalente dell’Osservatorio di Greenwich sul Pianeta Rosso. L’Osservatorio di Greenwich segna il Primo Meridiano della Terra, che è una linea nord-sud che definisce dove l’est incontra l’ovest ed è usato come linea di riferimento zero per le osservazioni astronomiche”. La NASA ha dichiarato inoltre che il cratere più grande che si trova all’interno di questo cratere, chiamato Airy Crater, originariamente definiva le longitudini zero per Marte. Poi, però, quando sono diventate disponibili le foto ad alta risoluzione, era necessario avere una funzione più piccola. Così questo cratere, ribattezzato Airy-0, è stato selezionato perché non aveva bisogno di adattare le mappe esistenti.
Leggi anche: Ecco come gli umani sopravvivrebbero su Marte
Ma per quale motivo questa foto ha suscitato così tanta attenzione da parte di tutti? Perché per tanti lo scatto celava ben altro. Assomigliava a loro dire infatti ad un’impronta aliena. Secondo molte persone che hanno commentato il post la ricorderebbe molto da vicino, scatenando le teorie più disparate sulla presenza di creature extraterrestri sul Pianeta Rosso. Un utente ha scritto convinto: “Sembra un’impronta aliena su Marte”. A parte queste ipotesi, un altro ha affermato stupito: “Tutta la creazione di Dio racchiude la bellezza e l’universo non è da meno”. Non era da meno questa persona: “Qualcosa di spettacolare che ti lascia senza parole!!!”. Qualcun altro ha invece ironizzato: “Dovrebbero sostituire le telecamere a circuito chiuso delle banche con quelle della NASA”.
Share