Avete la tendenza a pronunciare improperi e volgarità? Se vi bacchettano spesso per il vostro modo colorito di esprimermi, grazie alla scienza saprete come rispondere a tono alle critiche. Uno studio, infatti, ha esaminato l’effetto neurofisiologico, emotivo e sociale di parolacce e bestemmie. Indovinate un po’? Imprecare ha risvolti estremamente positivi per la nostra salute. Gli scienziati hanno suddiviso le parolacce in tre categorie: blasfemia, espressioni relative alla sfera intima e parole che fanno riferimento all’ambito scatologico.
Naturalmente, non si tratta di distinzioni nette. Infatti, è più che probabile che un certo modo di dire abbia a che fare con due o più categorie contemporaneamente. Il primo interessante aspetto che i ricercatori hanno messo in luce riguarda l’intensità con cui certe espressioni vengono percepite offensive. Si tratta di un criterio che può variare nel tempo e nello spazio. Ad esempio, nella società contemporanea le bestemmie sono giudicate come meno offensive rispetto a quanto accadeva in passato.
Perché imprecare fa bene alla salute? Le parole che fanno riferimento a concetti osceni e volgari coinvolgono strutture e parti del cervello differenti rispetto a quelle che entrano in gioco nelle altre attività linguistiche. Tra queste, ad esempio, rientra l’amigdala, ovvero la parte del sistema limbico deputata alla regolazione delle emozioni e dei ricordi.
Per questo, le parolacce sono legate a doppio filo a emozioni molto intense. Questo è particolarmente vero nel caso delle imprecazioni nella propria lingua madre, associate a una serie di tabù linguistici che introiettiamo sin da piccoli. Non a caso, tendiamo a percepire come più offensive le espressioni volgari pronunciate nella nostra lingua materna, rispetto a quelle espresse in una lingua appresa in seguito.
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Davvero incredibile, poi, è l’influenza che le parolacce esercitano sulle relazioni interpersonali. Naturalmente, il contesto e i rapporti tra i partecipanti all’interazione sono fattori indispensabili da tenere in considerazione, poiché la loro variabilità può produrre esiti differenti. Uno studio, ad esempio, ha dimostrato che nelle interazioni online l’uso delle volgarità è stato associato a una maggiore capacità di ridurre la distanza sociale e di aumentare la sensazione di intimità tra i parlanti.
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