Ad oggi il famoso gadget è uno dei rompicapo più difficili da risolvere
- Il cubo di Rubik è un’invenzione ideata dal matematico ungherese Ernő Rubik
- L’uomo sviluppò questo gadget per aiutare i suoi studenti nei calcoli matematici e logici
- Mai nessuno prima dell’esperto riuscì a risolvere l’enigmatico dispositivo
- Solo nel 1977 l’uomo riuscì a completare il gioco, brevettandolo nello stesso anno
- Inizialmente il cubo fu realizzato interamente in legno, per poi essere commercializzato in plastica
Ogni decennio ha portato alla realizzazione di giocattoli che, in qualche modo, hanno segnato intere generazioni. Diversi gadget ludici sono rimasti talmente impressi nell’immaginario collettivo che, ancora oggi, sono il simbolo di quelle specifiche epoche.
Tra questi figura senza dubbio il famoso cubo di Rubik. Inventato nel 1974, questa complessa figura geometrica costellata di colori ha registrato un vero e proprio exploit di vendite nel 2009, totalizzando più di 350 milioni di unità acquistate dal grande pubblico in tutto il mondo.
Il vero “ruolo” del famoso cubo
Negli anni Settanta il creatore del noto cubo, il matematico ungherese Ernő Rubik, non aveva alcuna intenzione di far diventare questo strumento un fenomeno internazionale. Il suo unico obiettivo era quello di rendere il simpatico giochino un semplice supporto scolastico per gli studenti con evidenti difficoltà nei calcoli logici e razionali.
A metà degli anni Settanta l’esperto era professore presso la Budapest University of Technology College of Applied Arts. Una delle sue lezioni riguardava quella che Rubik definiva “geometria descrittiva”, vale a dire la comprensione della relazione tra forme bidimensionali e tridimensionali, un concetto che trova applicazioni in architettura, nel design e nell’ingegneria.
Scopo dello studioso era quello di creare un dispositivo fisico da impiegare come ausilio didattico per spiegare nel modo più semplice possibile l’enunciato del “movimento tridimensionale” ai suoi alunni. Usando blocchi di legno, alla fine assemblò un dispositivo “fatto di legno e carta, tenuto da elastici, colla e graffette” chiamandolo “Bűvös kocka” (Cubo Magico).
Come ci si poteva aspettare già all’epoca, nessuno riuscì a risolvere il complicato dispositivo. Solo lo stesso Rubik tentò la sorte nel 1977, riuscendoci con non poche difficoltà. A detta dell’uomo, a compimento dell’ardua impresa sentì “un grande senso di realizzazione e totale sollievo”. Dopo aver finalmente risolto il difficile cubo, nello stesso anno il matematico ungherese brevettò la sua invenzione.
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Come già detto, il famoso cubo nasce come un sopporto scolastico in legno. Anni dopo, l’azienda Ideal Toy Company iniziò a produrre il gadget nelle sembianze che tutti oggigiorno conosciamo in plastica dura.
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