Come far dormire il gatto di notte (e tornare a dormire anche tu)
- Non diventare il suo cameriere personale notturno. Non dargli da mangiare alle 4:00, a meno che tu non voglia farlo per sempre
- Routinizza tutto. Il tuo gatto ama la stabilità, più di quanto tu ami dormire
- Stancalo. Non fisicamente, ma emotivamente. Gioca, fai il buffone, fagli scalare l’Everest casalingo
- Non reagire. Fingi di essere morto. Anche se ti cammina in testa
- Parla con il veterinario. Se tutto fallisce, forse il problema è medico. O forse sei solo troppo gentile
Hai presente quel momento magico della notte in cui ti stai per addormentare, dopo una giornata infinita, e senti il trrrrr della zampetta felina che cammina sul comodino? O quando ti svegli alle quattro di mattina perché il tuo gatto ha deciso che è l’ora giusta per il parkour tra il letto e l’armadio? Bene, se anche tu sei vittima del “gatto insonne“, niente panico: ci sono soluzioni. No, non includono vendere casa o farsi adottare da un gufo.
Se il gatto ti sveglia nel cuore della notte, forse è ora di rivedere la routine (la sua, non la tua)
Per quanto ci piaccia pensare che i gatti siano spiriti liberi, elegantemente misteriosi e imprevedibili… la verità è che sono delle creature abitudinarie degne del miglior impiegato delle Poste. Se gli sconvolgi la giornata — tipo saltando un pasto o spostando la lettiera di mezzo metro — il caos regna sovrano. E spesso si manifesta con miagolii strazianti nel cuore della notte.
Secondo uno studio serio (sì, ci sono studi seri sui gatti che fanno casino la notte) delle ricercatrici Suzan Hazel e Julia Henning dell’Università di Adelaide, dietro le scorribande notturne dei nostri felini ci sono cause molto più razionali di quanto sembri. E no, non è possessione demoniaca.
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Fame alle tre di notte? Il tuo gatto non è in crisi esistenziale: ha solo fame
Il problema più comune è questo: il gatto ha fame. E come lo comunica? Miagolando. Sul cuscino. Nella tua faccia. O saltando sul mobile più rumoroso della casa. Il peggio è che, per disperazione, tu cedi: “Tieni, mangia, ma lasciami dormire”. E lui? Impara la lezione: “Oh, funziona!”
Soluzione? Cambia strategia. Durante il giorno, assicurati che riceva cibo sufficiente, magari suddividendo i pasti in piccole porzioni regolari. Prima di dormire, offrigli un piccolo spuntino notturno (tipo cena romantica a lume di ciotola), così si sente sazio e meno incline a disturbarti. E la colazione? Mai subito al risveglio! Aspetta almeno mezz’ora: deve capire che il tuo risveglio non è un invito a tavola.
Vita senza routine? Il gatto impazzisce (e te lo fa sapere alle 4:37)
I gatti sono i re della routine. La loro giornata deve essere una fotocopia di quella precedente: stessi orari, stessi posti, stessi rituali. Tu magari cambi il divano di posto per dare una ventata di novità al salotto, ma per lui è un trauma degno di una serie TV drammatica. Il risultato? Notte insonne per entrambi.
Mantieni la regolarità negli orari dei pasti, nei momenti di gioco e nella toelettatura. E soprattutto: non cambiare la posizione della lettiera o del tiragraffi ogni volta che ti viene voglia di spostare i mobili. Il tuo senso estetico non vale una notte in bianco.
Se dorme tutto il giorno, indovina quando sarà attivo?
Sorpresa: se il tuo gatto passa le giornate a ronfare sul divano come un adolescente in vacanza, di notte sarà sveglissimo. Tipo festa universitaria a casa tua, e tu non sei invitato. La soluzione? Gioco. Tanto gioco. Palline, topolini finti, laser assassini… fallo correre, saltare, dare il meglio di sé. Anche solo 15-20 minuti di attività serale possono aiutarlo a bruciare energia e… sorpresa: dormirà. Forse.
Miagola di notte? Non cedere. Fingi di dormire. Anche se piangi dentro
Lo so, è difficile. Ma se vuoi che il tuo gatto smetta di miagolare alle 5 del mattino, devi resistere. Ignora. Non guardarlo. Non parlargli. Non alzarti. Sii più forte di lui (anche se ha quegli occhioni da “poverino”). Perché ogni volta che cedi, lui segna un punto e tu perdi un’ora di sonno.
All’inizio peggiorerà, eh. Si chiama estinzione del comportamento, ma sembra più una guerra psicologica. Però se resisti, vinci. Promesso.
E se non funziona niente?
A quel punto, può valere la pena portarlo dal veterinario. Non per farlo “aggiustare”, ma per escludere eventuali problemi di salute che potrebbero causare insonnia o agitazione notturna. Dolori, ipertiroidismo, demenza senile felina (sì, esiste): meglio controllare, soprattutto se il comportamento è nuovo e improvviso.

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