Le tecniche di stampa 3D sono ogni giorno più alla portata di tutti di quanto pensiamo, questo comporta che gli uomini costruiscono cose sempre più realistiche. Non è nuova la notizia che si progettino robot dalle sembianze umane, in Cina se ne stanno sviluppando da anni, e sono la nuova frontiera dei rapporti intimi. Un uomo ha progettato un robot che ha chiamato Mark 1, il problema e che questo robot non solo è molto realistico ma assomiglia incredibilmente a una star del cinema.
La celebrità in questione è Scarlett Johansson, una delle attrici più apprezzate del grande schermo, non solo per la sua bravura ma anche per la sua bellezza mozzafiato. Dal 2012 qualcuno si è fatto dieci anni di carcere per aver rubato delle foto intime dell’attrice. E adesso con le sue forme ci hanno realizzato un oggetto. Non una statua di cera da esporre in un museo ma un computer con le sue sembianze. Il robot Mark 1 non è mai stato dichiarato ufficialmente una fotocopia dell’attrice, eppure la cosa è piuttosto evidente. L’umanoide non ha delle caratteristiche tecnologiche particolarmente sviluppate, risponde ad alcune domande e riesce a fare qualche movimento.
Ma una delle reazioni registrate nel software del robot è quella di sorridere e abbassare gli occhi quando qualcuno gli dice “Sei bellissima”. C’è chi grida al patriarcato perché la maggior parte dei robot di oggi sono donne. Si pensi a Siri, a Cortana, così servizievoli e di sesso femminile.
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Ma il punto qui è un altro, progettare esseri a nostra immagine e somiglianza è una pretesa un po’ da dei, ma tutto sommato va anche bene realizzare robot umanoidi, però è opportuno chiedersi: è corretto realizzare una fotocopia di una persona realmente esistente? È giusto che se un uomo non può o non riesce a conquistare la donna che desidera possa comunque crearne un clone che però è a tutti gli effetti un oggetto? Lo chiediamo a voi: il robot di Scarlett Johansson è evoluzione o involuzione?
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