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Un parroco spagnolo celebra le messe accompagnando i rituali con balli di flamenco. José Planas, soprannominato il “prete flamenco”, è un sacerdote di 76 anni originario di Málaga, che ha saputo trasformare le sue celebrazioni liturgiche in eventi carichi di arte, gioia e spiritualità, grazie al suo talento per il ballo. La sua passione per il flamenco nasce da una tradizione familiare: sua madre era una ballerina e già da piccolo José ha respirato l’energia e l’espressività di questa danza tipica dell’Andalusia.
Le sue messe non sono semplici celebrazioni religiose, ma vere e proprie manifestazioni culturali che attraggono centinaia di persone tra fedeli e curiosi. Le celebrazioni sono particolarmente apprezzate dalla comunità gitana che vede nel flamenco una componente essenziale della propria identità culturale. Proprio per questo spesso il parroco è molto richiesto per la celebrazione dei matrimoni gitani. Planas porta al collo stole a pois rossi o verdi e durante le messe solleva la tonaca e comincia a ballare battendo i tacchi a ritmo di musica. La sua passione lo accompagna da sempre, tanto che in passato ha ballato anche davanti a Papa Giovanni Paolo II in una messa in Vaticano.
Planas, in sintonia con lo spirito di apertura promosso da Papa Francesco, cerca di avvicinare la Chiesa alle tradizioni popolari, rendendo il messaggio del Vangelo più accessibile e coinvolgente. Oltre al suo lavoro pastorale, Planas è noto per il suo impegno sociale. Dedica tempo e attenzione ai giovani in difficoltà, ai malati e agli anziani, offrendo non solo sostegno materiale, ma anche il conforto del suo entusiasmo contagioso.
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Questo aspetto evidenzia la sua capacità di unire arte, fede e solidarietà. In definitiva, il “prete flamenco” rappresenta un ponte tra tradizione e innovazione, tra arte e spiritualità, attirando persone di ogni età e cultura.
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