Il “monaco volante” che si lanciò da una torre con delle delle finte ali

Commenti Memorabili CM

Il “monaco volante” che si lanciò da una torre con delle delle finte ali

| 15/02/2025

Intorno all’anno mille un monaco benedettino inglese tentò l’impresa di volare con delle rudimentali attrezzature

  • Eilmer di Malmesbury, monaco benedettino dell’XI secolo, tentò uno dei primi voli umani documentati
  • Ispirato dal mito di Dedalo e Icaro, costruì ali e si lanciò dalla torre dell’Abbazia di Malmesbury, planando per circa 200 metri
  • Dopo la caduta, si fratturò entrambe le gambe e rimase zoppo per tuta la vita
  • Il monaco attribuì il fallimento del progetto alla mancanza di una coda durante il volo
  • Nel 2010, Malmesbury ha celebrato il millennio del suo lancio con eventi speciali

 

Fin dall’antichità l’uomo ha sempre coltivato il desiderio di volare. Se nel 1903 è stato compiuto il primo volo a bordo di un aereo per merito dei fratelli Orville e Wilbur Wright, nei secoli precedenti molti uomini avevano tentato l’impresa con strumenti rudimentali e fallimentari.

Il monaco volante

Uno dei primi ad avventurarsi nell’impresa fu Eilmer di Malmesbury, un monaco benedettino inglese dell’XI secolo. Secondo la cronaca “Gesta Regum Anglorum” di Guglielmo di Malmesbury, scritta intorno al 1125, Eilmer, ispirato dal mito greco di Dedalo e Icaro, costruì delle ali che fissò alle mani e ai piedi. Il monaco coraggioso si lanciò dalla sommità di una torre dell’Abbazia di Malmesbury, che si trova in cima a una collina che domina il fiume Avon. La data esatta del volo non è documentata, ma si stima intorno al 1005 d.C.

Lanciandosi dalla torre, Eilmer planò per circa 200 metri, prima di perdere il controllo a causa di una raffica di vento e cadere rovinosamente, fratturandosi entrambe le gambe e rimanendo zoppo per tutta la vita. Il monaco attribuì il fallimento dell’impresa alla mancanza di una coda che gli avrebbe permesso di governare meglio il volo.

La sua teoria non era del tutto campata per aria. Calcoli moderni di storici e scienziati confermano la fattibilità del progetto. Lanciandosi controvento, la sua discesa iniziale gli avrebbe consentito di guadagnare velocità sufficiente per cavalcare le correnti d’aria dal pendio e la presenza di un’ampia coda gli avrebbe consentito non di realizzare un vero e proprio volo, ma di atterrare in maggiore sicurezza.

Leggi anche I draghi di Games Of Thrones potrebbero davvero volare?

Nonostante la mancanza di dettagli sulla sua vita oltre a questo episodio, Eilmer è ricordato come “il monaco volante”, una delle prime persone a tentare il volo umano. La sua storia è celebrata nella città di Malmesbury e ricordata in diverse cronache dei secoli successivi. Nel 2010, la città ha commemorato il millennio del suo volo con eventi speciali.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend