Nel corso della vita sono tante le cose che conserviamo perché hanno un’utilità pratica o semplicemente perché costituiscono un ricordo affettivo. Riempiamo quindi le nostre case di oggetti che si accumulano negli anni. Un giorno, seppur lontano, dovremo lasciare le cose che ci appartengono a qualcuno che ci sarà dopo di noi, come un familiare, i figli o altri amici o parenti.
Questo pensiero è stato spunto per un’artista svedese, Margareta Magnusson, di elaborare il metodo Döstädning, con cui sbarazzarsi in vita degli oggetti che saranno lasciati dopo la morte.
Il termine svedese deriva dall’unione di due parole: dö, che significa morte, e städning, che si traduce come purificazione. Potrebbe cioè essere interpretato come “purificazione della morte” o “purificazione dopo la morte”.
Si tratta di un modo semplice per le persone sopra i 50 anni di ripulire le proprie case e organizzare i propri beni per non lasciare l’incombenza a figli o parenti una volta morti. Fare pulizia non significa sbarazzarsi di tutte le cose, ma piuttosto di quelle non più utili, lasciando solo gli oggetti che hanno un valore affettivo.
Magnusson, nel suo libro “The Gentle Art of Swedish Death Cleaning” sostiene che ogni persona dovrebbe iniziare questo tipo di selezione e pulizia dopo i 50 anni, ma l’idea può funzionare per tutte le età: in realtà, l’approccio è utile per chiunque voglia semplificare e organizzare la propria vita. La tecnica non può essere applicata in un solo giorno, o nel giro di una settimana o di un mese, ma ha tempi molto lunghi, poiché va vista come un cambiamento nello stile di vita, non come un momento di liberazione dalle cose materiali.
Ad esempio andare a trovare un amico, e al posto di fiori o dolci, regalargli un libro che non si desidera più avere con sè, oppure consegnare ad un nipote un proprio oggetto prezioso che vogliamo che conservi, o dare altre cose a persone a cui pensiamo possano essere utili.
Fare Döstädning significa anche prepararsi mentalmente alla propria fine, permettendosi di prendere in autonomia e in anticipo le decisioni che riguardano la propria morte, senza delegarle ad altri. È necessario quindi condividere le proprie idee con amici e familiari in modo tale che vengano a conoscenza delle proprie volontà personali.
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Sotto molti aspetti, se il metodo Döstädning viene applicato bene, ci sono maggiori possibilità che i familiari, gli eredi o chi deve affrontare la morte di qualcuno, abbiano meno pressioni e difficoltà in momenti generalmente così complicati. In un certo senso è anche possibile evitare controversie e scontri tra loro.
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