Il mar dei Sargassi è una vasta distesa di oceano che prende il nome da un genere di alga galleggiante chiamata Sargasso.
Sebbene esistano molti tipi diversi di alghe che galleggiano negli oceani di tutto il mondo, il mar dei Sargassi è unico in quanto ospita specie di sargassum che sono “olopelagiche“, cioè si riproducono galleggiando liberamente nell’oceano, senza aver bisogno di radici sul fondale. La presenza massiccia delle alghe in questo tratto di mare dà origine ad un ecosistema unico. Le tartarughe le usano come fonte di cibo e riparo, così come gamberi, granchi, pesci e altre specie marine che si sono adattate specificamente a questa alga galleggiante.
Il Sargassum è noto da molto tempo. Fu menzionato da Cristoforo Colombo nei diari della sua spedizione del 1492. L’incontro con la massa galleggiante causò notevoli timori tra il suo equipaggio. La loro nave, la Santa María, rimase bloccata nell’oceano per tre giorni a causa dell’assenza di vento (bonaccia). L’equipaggio si preoccupò quando vide le alghe, solitamente un segno di terra, che temevano potessero impigliarli e trascinarli sott’acqua. Questa storia apparentemente contribuì a consolidare la reputazione del mar dei Sargassi come un luogo potenzialmente pericoloso e misterioso.
Il mare è un sito di riproduzione per anguille in via di estinzione, così come per marlin bianchi, squali smeriglio e lampughe. Il mare è attraversato durante le migrazioni da megattere, tonni e uccelli che dipendono da esso per il cibo. Mentre tutti gli altri mari del mondo bagnano almeno in parte le coste terrestri, il mar dei Sargassi è delimitato solo dalle correnti oceaniche.
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Si trova all’interno della fascia subtropicale dell’Atlantico settentrionale e la Corrente del Golfo stabilisce il confine a ovest. A nord è definito dalla Corrente Nord Atlantica, a est dalla Corrente delle Canarie e a sud dalla Corrente Equatoriale Nord Atlantica. Poiché si tratta di correnti marine, i confini del mare sono dinamici e possono cambiare ogni stagione in base all’alta pressione delle Azzorre.
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