Il linguaggio segreto dei cani: arriva la “terza ondata di domesticazione”

L’influenza della vita umana sulla genetica e sul comportamento dei cani

 

Recenti studi condotti dai professori Brian Hare e Vanessa Woods hanno portato alla luce un interessante fenomeno evolutivo: i cani stanno entrando in una “terza ondata di domesticazione”. Questa nuova fase, che rappresenta una sorta di adattamento comportamentale e genetico alla vita umana, è stata approfondita grazie a uno studio del 2017 dell’Università di Linköping, basato sull’osservazione di un centinaio di Golden Retriever.

Gli scienziati hanno dimostrato come lo stile di vita degli esseri umani, sempre più sedentario e focalizzato sulla reciproca affettività, abbia influenzato in modo marcato i nostri amici a quattro zampe. Nella convivenza stretta, fatta di coccole, condivisione degli spazi e interazioni quotidiane, i cani hanno modificato alcuni tratti biologici. Non più impegnati nella caccia o nella protezione come in passato, i cani si stanno evolvendo verso comportamenti più affini alla vita domestica.

I cambiamenti biologici: l’aumento dell’ossitocina nei cani domestici

Il cuore della ricerca condotta da Hare e Woods si basa sull’ormone dell’ossitocina, noto anche come “ormone dell’amore”. In questo studio, un gruppo di Golden Retriever è stato sottoposto a un esperimento con l’ausilio di spray di ossitocina. I risultati? I cani che avevano ricevuto lo spray tendevano a cercare aiuto dai proprietari nel risolvere un problema, come aprire un barattolo, mostrando un comportamento che indica un legame di fiducia. Viceversa, i cani senza ossitocina sono riusciti a risolvere il compito in modo autonomo.

Questi cambiamenti comportamentali indicano un adattamento a lungo termine che coinvolge non solo l’aspetto emotivo, ma anche l’evoluzione biologica. La vita quotidiana tra umani e cani, fatta di gesti affettuosi, coccole e condivisione degli spazi, ha rafforzato questa connessione.

Dai cani da caccia a “compagni di vita”: la visione dell’etologo Roberto Marchesini

L’etologo Roberto Marchesini ha sottolineato l’evoluzione del rapporto tra uomo e cane. Secondo lui, l’uso pratico del cane per compiti di caccia o guardia è andato via via diminuendo, lasciando spazio a una relazione più profonda e empatica. “Il rapporto con il cane – spiega Marchesini – ha superato le barriere sociali ed è diventato una comunicazione emozionale diretta”. Queste dinamiche relazionali hanno trasformato il cane da “strumento di lavoro” a compagno di vita, contribuendo alla “terza ondata di domesticazione”.

Questo passaggio è avvenuto nel corso di migliaia di anni, ma mai come ora i cani sono stati così vicini a essere percepiti come veri e propri membri della famiglia. La continua esposizione alla vita domestica ha condotto i nostri amici pelosi a un’evoluzione non solo fisica, ma anche emotiva.

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