IgNobel 2024, tutti i vincitori dei premi più folli della scienza

I dieci studi più curiosi e innovativi

 

Gli IgNobel sono i premi più eccentrici della scienza, assegnati ogni anno alle ricerche che prima fanno sorridere e poi riflettere. Anche l’edizione 2024 ha celebrato le scoperte più bizzarre, premiando dieci studi curiosi e, a loro modo, innovativi. Uno dei riconoscimenti più singolari è andato alla pace, premiando il defunto psicologo Burrhus Skinner. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Skinner propose di usare piccioni per guidare bombe, sfruttando la loro capacità di riconoscere bersagli in cambio di ricompense alimentari. Il “Project Pigeon” non venne mai realizzato, ma resta un esempio di creatività militare.

Un altro curioso studio premiato riguarda la botanica. I ricercatori Jacob White e Felipe Yamashita hanno scoperto che la pianta Boquila trifoliolata può imitare non solo le piante vicine, ma anche quelle artificiali. Il fenomeno di mimetismo vegetale, osservato persino con foglie di plastica, lascia ancora aperte domande su come la pianta “veda” il suo ambiente. Passando all’anatomia, un gruppo di scienziati ha studiato la direzione di rotazione dei capelli umani. Hanno scoperto che le spirali dei capelli tendono a ruotare in senso antiorario nell’emisfero australe, forse a causa di fattori ambientali, anche se l’influenza della forza di Coriolis è stata scartata dagli stessi autori.

Gli IgNobel di medicina, fisica, fisiologia e demografia

Un premio intrigante in medicina è andato a una ricerca sugli effetti collaterali dei trattamenti. Lo studio ha dimostrato che, se i pazienti credono che un trattamento riduca i sintomi collaterali, anche senza un reale effetto terapeutico, questi effetti tendono effettivamente a diminuire, sottolineando il ruolo della percezione nel processo di guarigione. In fisica è stato premiato uno studio sulle capacità di nuoto delle trote, anche da morte. Utilizzando trote trascinate, i ricercatori hanno analizzato come i movimenti passivi dei pesci contribuiscono alla dinamica del nuoto.

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Tra i premi più sorprendenti c’è quello per la fisiologia: un team ha studiato come alcuni mammiferi possano respirare dall’ano, suggerendo potenziali usi medici per la ventilazione enterale in situazioni di emergenza respiratoria. Infine l’IgNobel per la demografia è stato assegnato a uno studio che sostiene che la longevità dei supercentenari potrebbe essere dovuta a errori demografici o frodi, piuttosto che a reali segreti di lunga vita.

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