Le donne alte invecchiano peggio: lo dice la scienza

“Altezza mezza bellezza” sì, ma non eterna

 

Se siete d’accordo con il detto “altezza mezza bellezza”, sappiate che l’attrattività a cui allude il proverbio non si protrae poi così a lungo. Infatti, secondo uno studio presentato nel corso del convegno organizzato dalla American Heart Association di New Orleans, le donne alte hanno un maggior rischio di incorrere in problemi di salute con l’avanzare dell’età.

A dirlo sono gli studiosi dell’Università di Harvard, che hanno esaminato i dati di oltre 68.000 donne, mettendo in relazione fattori come peso, altezza, età, condizioni di salute e abitudini alimentari. Le informazioni sono state aggregate prendendo l’altezza come punto di riferimento. Così facendo, gli scienziati hanno formato cinque gruppi. Questo ha consentito loro di scoprire che le donne con un’altezza media di 157,5 centimetri avevano una probabilità maggiore di invecchiare in salute rispetto a quelle la cui altezza si assesta intorno al 172,5 cm. Stangone, non disperate: non tutto è perduto. Infatti, gli scienziati hanno sottolineato che l’adozione di uno stile di vita sano potrebbe mitigare notevolmente questo divario.

Le donne basse vivono più a lungo: lo studio

Secondo un ulteriore studio condotto dal team di ricerca dell’Albert Einstein College of Medicine dell’Università di Yeshiva, le donne basse vivrebbero più a lungo delle spilungone. A essere responsabile della maggior longevità, in particolare, sarebbe il fattore IGF-I, un mediatore chimico regolato dall’ormone della crescita in grado di rallentare i processi dovuti all’invecchiamento.

Per dimostrare che le basse vivono più a lungo, i ricercatori hanno condotto uno studio su 450 donne appartenenti alla comunità ebraica degli aschenaziti, nell’Europa dell’Est. In particolare, le partecipanti sono state selezionate in virtù del patrimonio genetico omogeneo tra i vari membri della comunità, che ha garantito alla ricerca maggior accuratezza e precisione.

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Così facendo, gli studiosi hanno evidenziato che esiste una correlazione tra l’ormone della crescita e il mediatore chimico IGF-I, ch testimonia come il rallentamento dei processi di invecchiamento abbia luogo soprattuto tra le esponenti del genere femminile meno alte.

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