Per gli aracnofobici, la presenza dei ragni sul nostro Pianeta può essere davvero un grande problema. Sapere, poi, che ce ne sono circa 50.000 specie (solo di quelle conosciute e certificate), renderà la loro vita praticamente impossibile.
È l’ultimo dato risultato da una recente ricerca avviata dal World Spider Catalog (WSC). La stessa associazione, con sede al Museo di Storia Naturale di Berna, in Svizzera, ha affermato che l’ultimo ragno registrato è il Guriurius minuano. Quest’ultimo appartiene alla famiglia Salticidae e caccia le sue prede su arbusti e alberi. È autoctono delle zone boschive del sud del Brasile, dell’Uruguay e di Buenos Aires.
Stando agli esperti, per risalire all’effettivo numero di ragni che camminano sulla superficie terrestre ci sono voluti ben 265 anni. Ciò che incuriosisce, però, è che in Natura potrebbero esserne presenti altre 50.000 specie ancora non identificate. Oggigiorno, però, con gli odierni mezzi scientifici all’avanguardia, il tempo di scoperta potrebbe essere dimezzato.
“Stimiamo che ci siano ancora circa 50.000 specie di ragni da scoprire. Questi esseri viventi sono i predatori più importanti negli habitat della Terra. La loro importanza ecologica non deve essere assolutamente sottovalutata. Consumando milioni di tonnellate di insetti ogni anno, gli aracnidi si classificano come i più importanti regolatori delle popolazioni di questi esserini” hanno spiegato i catalogatori del WSC.
Ciò sta a significare che la Natura, con la sua immensità, cela spesso numerose specie di animali e sorprese. Tra queste, con ogni probabilità figurano ancora diversi esemplari di ragni che, ancora oggi, non hanno avuto un nome ed un riconoscimento dalla comunità scientifica.
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Tuttavia, per i più spaventati e deboli di cuore dinanzi un ragno, non abbiate paura: queste creature sono estremamente funzionali per l’ecosistema.
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