Sull’isola di Marajo, in Brasile, può capitare di vedere i poliziotti che pattugliano le strade a cavallo di bufali. La scena può apparire surreale agli occhi dei turisti che vedono gli agenti in divisa avanzare con i possenti animali, eppure si tratta di un’usanza consolidata nel tempo.
Marajo è un’isola grande quanto la Svizzera, al largo della costa settentrionale del Brasile, e ospita circa 600.000 bufali domestici e selvatici: sull’isola ci sono più animali che persone. I bovini sono ampiamente utilizzati come forza lavoro nelle attività degli uomini, e quando non trasportano attrezzature, persone o poliziotti, forniscono latte, carne e pelli. La loro stazza li rende infatti particolarmente idonei agli spostamenti nei territori impervi dell’isola, tra paludi e mangrovie, soprattutto quando la stagione delle piogge rende le strade fangose e spesso impraticabili.
«Ci sono zone che non possono essere raggiunte con auto o moto, ma solo con i bufali» ha spiegato al Wall Street Journal un agente della città di Soure, un centro di circa 24.000 persone. Ogni giorno i poliziotti iniziano la giornata facendo un giro di pattugliamento nel centro a cavallo dei bovini. Gli animali furono impiegati per la prima volta come trasporto delle forze dell’ordine negli anni ’90.
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A causa delle limitate risorse a disposizione, il dipartimento di polizia pensò di impiegare i bufali per pattugliare il territorio e dare la caccia ai criminali. Da allora il battaglione della polizia militare a Soure è arrivato a 90 agenti, molti dei quali oggi si spostano con le auto di servizio, ma l’uso degli animali è comunque rimasto in affiancamento alle ordinarie attività di controllo delle strade.
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