I pesci decidono quando nascere, lo rivela uno studio [+VIDEO]

La schiusa delle uova avviene solo nel momento più favorevole alla sopravvivenza dei piccoli

 

Gli embrioni di pesce sanno quando è il momento di nascere e decidono autonomamente la schiusa dell’uovo. Uno studio, condotto dalla Hebrew University di Gerusalemme e dal Volcani Institute, ha fatto luce su uno dei meccanismi più affascinanti della biologia marina: la nascita dei pesci. Al centro di questo processo c’è il neuro-ormone Thyrotropin Releasing Hormone (TRH), noto per il suo ruolo nella regolazione delle funzioni metaboliche.

Il momento più favorevole alla nascita

Negli embrioni di pesce, il TRH attiva la produzione di enzimi specifici che dissolvono il guscio dell’uovo, permettendo così la nascita. Ma ciò che rende questo meccanismo straordinario è il modo in cui gli embrioni regolano il rilascio del TRH. Questi rispondono a segnali provenienti dall’ambiente circostante, come variazioni nella temperatura dell’acqua, la presenza di ossigeno, e persino la disponibilità di cibo. In questo modo, sincronizzano la loro nascita con le condizioni più favorevoli alla sopravvivenza.

Questa capacità di “scegliere” il momento della nascita non è solo una curiosità biologica, ma un adattamento evolutivo fondamentale per garantire il successo delle nuove generazioni. In ambienti marini, dove le condizioni possono cambiare rapidamente, la tempistica è cruciale: nascere troppo presto o troppo tardi può significare affrontare predatori, competere con altre specie per le risorse o trovarsi in un habitat inadatto.

Le applicazioni pratiche dello studio

Le specie ittiche utilizzano molte strategie di schiusa e fattori scatenanti diversi: il pesce zebra, ad esempio, di solito aspetta la luce del giorno. Il pesce pagliaccio e l’halibut aspettano il buio. Il granchio della California aspetta di essere trascinato in mare.

Il team di ricerca ritiene che questa scoperta possa avere implicazioni pratiche in vari campi, come la gestione della pesca o la protezione delle specie marine in via di estinzione. La comprensione di questi processi potrebbe aiutare a prevedere come i pesci reagiranno ai cambiamenti climatici o alle alterazioni degli ecosistemi marini.

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Inoltre, lo studio offre nuove prospettive sulla regolazione neuroendocrina nei vertebrati, dimostrando che anche organismi considerati semplici, come i pesci, possiedono strategie sofisticate per affrontare le sfide della sopravvivenza.

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