I Lego, il Lego o le Lego? Risponde l’Accademia della Crusca

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I Lego, il Lego o le Lego? Risponde l’Accademia della Crusca

| 15/09/2024
Fonte: Pixabay

Giochiamo con: “I”, “IL” o “LE” Lego? Ecco qual è la forma corretta

  • “In dipendenza del verbo giocare è meglio usare il lego o i lego?”, ha domandato un utente del web
  • L’Accademia della Crusca ha analizzato la forma corretta per indicare i mattoncini Lego in modo corretto
  • “Il nome LEGO è un acronimo ricavato dalle sillabe iniziali delle due parole danesi leg godt ovvero in italiano “gioca bene””, hanno spiegato gli esperti
  • La parola fa il suo ingresso in italiano nel 1965 e all’interno dei dizionari è considerato un sostantivo maschile invariabile
  • Ad oggi la forma viene spesso utilizzata anche per indicare i pezzi del gioco, almeno presi nel loro insieme

 

Emblema dell’infanzia di un numero considerevole di generazioni, i mattoncini Lego sono noti a tutto il mondo. Il nome fa subito venire in mente i simpatici mattoncini colorati da incastrare tra di loro per scatenare la fantasia di grandi e piccini. Ma qual è la forma corretta per indicare che si sta giocando con gli iconici mattoncini? A questo ha risposto l’Accademia della Crusca.

“Federico F. da Verona ci chiede se sia preferibile usare lego, inteso non come nome della nota azienda, ma come “insieme di pezzi plastici assemblabili”, al maschile o invece al femminile; la stessa domanda ci fanno Alessandra C. da Cagliari, Paolino Z. dalla provincia di Vicenza, Mariangela M. da quella di Ancona, Cecilia F. da quella di Monza, ponendo una questione di numero: in dipendenza del verbo giocare è meglio usare il lego o i lego?, si legge nella pagina dedicata sul sito dell’Accademia della Crusca.

La risposta dell’Accademia della Crusca

Il nome LEGO è un acronimo ricavato dalle sillabe iniziali delle due parole danesi leg godt ovvero in italiano “gioca bene”. Si tratta di un nome proprio di un prodotto (marchionimo) che, come spesso avviene, è usato anche come nome comune e quindi con la lettera minuscola”, spiegano gli esperti. La parola fa il suo ingresso in italiano nel 1965 e all’interno dei dizionari è considerato un sostantivo maschile invariabile definito come un “gioco infantile di costruzioni costituito da mattoncini a incastro, di plastica colorata, con cui si possono realizzare oggetti vari”. Ad ogni modo, non viene specificato se la parola può riferirsi al singolo mattoncino e non vengono mostrati esempi di contesto.

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Ad oggi la forma viene spesso utilizzata anche per indicare i pezzi del gioco, almeno presi nel loro insieme: “in questo senso si può aver a che fare con il lego, i lego o le lego. Come alcuni dei nostri lettori suggeriscono e come pressoché ognuno di noi sa, per essere stato a suo tempo, o per essere ancora oggi, un appassionato “fruitore” del gioco, dietro al genere di lego stanno due possibili denominazioni: costruzioni (che è anche il nome dell’antenato di legno i cui pezzi non erano dotati degli incastri cilindrici) e mattoncini”, spiega l’Accademia della Crusca. “Rispondiamo quindi ai nostri lettori: in lingua si gioca con il lego, con le costruzioni lego o con i mattoncini lego, ma la cosa veramente importante è che tutti i bambini possano continuare a giocare”, conclude.

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