I ricercatori dell’Università di Exeter hanno intervistato i proprietari di gatti del Regno Unito e hanno scoperto cinque nuove personalità gattare: dai “custodi coscienziosi” preoccupati per l’impatto dei gatti sulla fauna selvatica e che si sentono in qualche modo responsabili, ai “difensori della libertà” che si oppongono a tutte le restrizioni sul comportamento dei gatti.
Il progetto di ricerca in corso del team di Exeter “Cats, Cat Owners and Wildlife” (gatti, proprietari di gatti e fauna selvatica) mira a trovare una soluzione vantaggiosa per la conservazione delle specie, identificando i modi in cui i proprietari gestiscono i loro gatti e riducendo le uccisioni di animali selvatici.
Studiando gli atteggiamenti di 56 proprietari di gatti nelle aree rurali e urbane del Regno Unito, i ricercatori affermano che sono emerse cinque particolari personalità gattare.
“Anche se abbiamo trovato una serie di punti di vista, la maggior parte dei proprietari di gatti del Regno Unito ha apprezzato l’accesso all’esterno per i loro gatti e si è opposta all’idea di tenerli all’interno per evitare la caccia”, ha dichiarato l’autrice principale, la dottoressa Sarah Crowley, in un comunicato dell’università.
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“È quindi improbabile che le politiche di confinamento dei gatti trovino sostegno tra i proprietari nel Regno Unito. Tuttavia, solo uno dei proprietari ha visto la caccia come un elemento positivo, suggerendo che il resto potrebbe essere interessato a ridurla in qualche modo”.
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