Se passeggiando in montagna o in un prato vi imbattete in funghi disposti in cerchi perfetti, di piccole o grandi dimensioni, allora vi trovate davanti ad un cerchio delle streghe (noto anche come cerchio delle fate o dei folletti).
I cerchi delle streghe sono avvolti da leggende e miti popolari in diverse culture. In molte tradizioni europee, si credeva che questi cerchi fossero il risultato delle danze delle streghe in cerchio durante la notte, con i loro passi che lasciavano il segno sul terreno dove crescevano i funghi. Entrare in un cerchio era considerato pericoloso, poiché si pensava potesse portare sfortuna, far scomparire una persona o intrappolarla nel regno magico. In altre tradizioni, i cerchi erano considerati luoghi sacri associati a spiriti o divinità della natura.
Andando oltre le leggende, i cerchi delle streghe sono un fenomeno del tutto naturale. La disposizione circolare dei funghi ha origine dal micelio, l’apparato vegetativo dei funghi che si trova sottoterra. Man mano che il micelio si allarga in dal punto centrale, getta le spore per la nascita di nuovi funghi. Il micelio si espande radialmente verso l’esterno, assorbendo i nutrienti dal terreno circostante. Consumando le sostanze nutritive, il terreno diventa sterile e non supporta più la crescita dei funghi che, quindi, nasceranno sempre più distanti dalla parte centrale, in cerchi sempre più grandi. Il ciclo può ripetersi per molti anni, dando vita a formazioni che raggiungono anche diverse decine di metri di diametro. Il più grande cerchio delle streghe documentato si trova in Francia e misura 600 metri di diametro: si suppone abbia almeno 700 anni.
Esistono due categorie principali di cerchi delle streghe: i cerchi “liberi”, che si formano in aree aperte come prati e campi, e i cerchi “legati”, che si sviluppano attorno a oggetti come alberi, cespugli o rocce. La crescita dei cerchi può essere influenzata da vari fattori, tra cui il tipo di terreno, l’umidità e la presenza di materia organica.
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Alcune specie di funghi frequentemente associate ai cerchi includono il Marasmius oreades, noto come “falso chiodino”, che è commestibile, e il Clitocybe nebularis, una specie meno comune. I funghi assorbono l’azoto dal terreno e il processo può influenzare la vegetazione circostante che appare stentata o con un colore sbiadito. Nelle leggende popolari queste aree sterili erano considerate il segno del passaggio delle fate o delle streghe.
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