Sono state analizzate le scansioni MRI
- Un’analisi dell’Università di Emory ha rivelato che i cani percepiscono i loro proprietari come parte della famiglia, mostrando reazioni cerebrali speciali all’odore del loro padrone
- Le scansioni MRI hanno mostrato un’intensa attività nel nucleo caudato, un’area del cervello associata alle ricompense, quando i cani percepivano l’odore del loro proprietario
- Studi a Budapest hanno confermato che i cani rispondono emotivamente ai suoni gioiosi, dimostrando una sensibilità alle emozioni umane
- Una ricerca condotta dal Dr. Gregory Berns ha osservato che i cani hanno una reazione cerebrale più forte quando annusano l’odore di un membro della famiglia rispetto ad altri stimoli
- I cani addestrati mostrano una maggiore attività cerebrale rispetto ad altri cani quando percepiscono l’odore di un familiare, suggerendo una connessione ancora più profonda
Recenti ricerche scientifiche hanno offerto nuove e affascinanti scoperte riguardo al legame emotivo che unisce i cani ai loro proprietari. Un gruppo di scienziati dell’Università di Emory ha condotto uno studio innovativo per esplorare l’attività cerebrale dei cani. Utilizzando scansioni MRI, i ricercatori hanno monitorato le risposte dei cani a diversi stimoli olfattivi, osservando che l’odore del loro proprietario provocava una reazione cerebrale particolarmente intensa. Questo comportamento suggerisce che i cani attribuiscono un significato emotivo profondo all’odore del loro padrone, un segnale che li distingue dagli altri stimoli odorosi.
L’intensa attività cerebrale che si è manifestata nel nucleo caudato, un’area legata al sistema di ricompensa del cervello, ha confermato che il legame tra cani e proprietari va oltre una semplice relazione basata sulla dipendenza fisica. In altre parole i cani sembrano vedere i loro padroni come veri e propri membri della famiglia. Questo studio ha quindi offerto una visione più profonda del legame emotivo che si sviluppa tra animali e esseri umani.
I cani reagiscono con un aumento dell’attività cerebrale a suoni gioiosi
Gli studi condotti a Budapest hanno ulteriormente arricchito la comprensione di queste dinamiche, rivelando che i cani sono particolarmente sensibili alle emozioni umane. I ricercatori hanno osservato che i cani reagivano con un aumento dell’attività cerebrale a suoni gioiosi, in modo simile a come gli esseri umani rispondono a situazioni emotivamente positive. Questa capacità di cogliere le emozioni umane conferisce ai cani un ruolo fondamentale nella vita dei loro padroni, poiché non solo sono animali da compagnia, ma anche compagni emotivi capaci di offrire sostegno e affetto.
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In un altro studio condotto dal Dr. Gregory Berns, è emerso che i cani addestrati, come quelli utilizzati per la polizia o la pet therapy, mostrano una maggiore attività cerebrale quando annusano l’odore di un familiare. Questo suggerisce che la connessione emotiva tra cane e padrone si rafforza ulteriormente attraverso l’addestramento. Insomma, le ricerche confermano che il legame tra cani e umani non è solo una questione di compagnia, ma di una profonda connessione emotiva che arricchisce entrambe le parti.
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