È un’ottima alternativa cruelty free
- L’hobbyhorsing è una stravagante disciplina sportiva finlandese diventata virale sui social network
- Si tratta di una forma di equitazione senza cavalli, in cui i partecipanti cavalcano fantasiosi esemplari di pezza su un bastone
- L’hobbyhorsing è considerato un’alternativa cruelty-free all’equitazione tradizionale, poiché non coinvolge lo sfruttamento degli animali
- Ha guadagnato popolarità tra le giovani ragazze e donne, coinvolgendo gare di galoppo, salto ostacoli e figure di dressage
- Nonostante sia ancora poco diffuso in Italia, la sua popolarità potrebbe aumentare rapidamente anche da noi
L’hobbyhorsing, una stravagante disciplina sportiva finlandese diventata virale sui social network, sta guadagnando popolarità tra le giovani appassionate di equitazione senza cavalli. Invece di montare veri cavalli, i partecipanti cavalcano fantasiosi esemplari di pezza su un bastone, sfidandosi e divertendosi. A differenza di altre attività folcloristiche e sportive che coinvolgono animali, l’hobbyhorsing si colloca in una posizione intermedia. Non vi è alcuno sfruttamento di animali e nessun rischio di cadute gravi, rendendolo un’alternativa cruelty-free all’equitazione tradizionale, che può risultare anche più economica.
Originariamente nato come un gioco tra bambine, l’hobbyhorsing ha coinvolto sempre più ragazze e giovani donne. Una delle protagoniste di questa disciplina è Alisa Aarniomäki, giovane campionessa che ha iniziato a costruire i propri cavalli giocattolo a soli 11 anni e ora non solo partecipa alle competizioni, ma allena anche le aspiranti atlete. La pratica coinvolge gare di galoppo, salto ostacoli e anche figure di dressage, con i concorrenti che cavalcano un bastone di legno con la testa di un cavallo di stoffa tra le gambe. Gli ostacoli variano in altezza, da 20 centimetri a un metro e mezzo.
Ai “cavalli” si danno anche veri nomi per prenderli più realistici
L’hobbyhorsing si è diffuso principalmente in Finlandia e in Russia, e ha guadagnato una vera e propria tradizione, diventando un fenomeno di moda nel XIX secolo. L’attività è un modo divertente per capire come il corretto bilanciamento influenzi l’equilibrio del “cavallo” e offre un’opportunità per esprimersi creativamente. Gli appassionati personalizzano le teste dei loro finti cavalli, dando loro nomi e acquistando finimenti e coperte per renderli ancora più realistici.
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Mentre cresce l’attenzione e la partecipazione in Scandinavia, la Federazione Hobbyhorsing sta lavorando per ottenere un riconoscimento ufficiale per la disciplina, sperando di offrire un’alternativa sportiva dignitosa e diffusa da secoli. Sebbene l’hobbyhorsing sia ancora poco diffuso in Italia, la sua popolarità potrebbe aumentare rapidamente, data la velocità con cui le tendenze si diffondono tra i giovani nell’era dei social media.
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- https://www.technogym.com/it/newsroom/hobbyhorse-equitazione-dressage/
- https://luce.lanazione.it/sport/hobbyhorsing-equitazione-senza-cavallo/