“Io sono Manuela e mi trovo a dover affrontare seriamente quello che mi sembra un vero e proprio dilemma. Si può essere cornuta in modo platonico? Mi spiego meglio. Il mio fidanzato mi ha fatto una richiesta particolare per il suo compleanno. Molto particolare. Come regalo vorrebbe una notte di fuoco con Annalisa, la cantante. Ma vuole in pratica un cosplay, fatto da me, che devo quindi impersonificarla nel modo più somigliante possibile. Dice che è un gioco di ruolo, come di altri ne abbiamo fatto nella nostra intimità. Mah, a me sembra troppo specifico il soggetto. Ok che è fantastico il gioco nel sesso e nella coppia, ma mi pare come dicevo di subire delle corna come dire…astratte. Ma con Bruno sto benissimo. Continuo a rileggere questa conversazione, per decidere che fare.”
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La nostra fan, Manuela, ha voluto raccontare una situazione che la sta facendo riflettere profondamente sul confine tra gioco, desiderio e rispetto all’interno della coppia. Da tempo vive una relazione felice con il suo compagno Bruno, con cui dice di stare benissimo e con cui ha sempre condiviso una certa complicità anche nella sfera intima, fatta anche di giochi di ruolo e fantasia.
Tuttavia, in occasione del compleanno di lui, è arrivata una richiesta che l’ha lasciata perplessa: Bruno vorrebbe che lei impersonasse, con tanto di trucco, abiti e atteggiamenti, la cantante Annalisa per una notte di passione. Una fantasia che lui ha definito parte del loro consueto gioco erotico, ma che a Manuela sembra spingersi oltre i confini del divertimento e toccare un terreno più ambiguo.
La nostra follower si interroga, infatti, se questa richiesta non sia in qualche modo una forma di infedeltà… platonica. Si sente come se stesse subendo un tradimento “astratto”, un desiderio che pur non concretizzandosi in un’altra persona reale, è troppo specifico e troppo carico di immaginazione su qualcun altro per lasciarla tranquilla.
Manuela dice di continuare a rileggere la chat in cui Bruno le espone la sua idea, combattuta tra la voglia di non rovinare un’intesa costruita negli anni e il bisogno di sentirsi rispettata e al centro della relazione. Sa che la fantasia può avere un ruolo nel rapporto di coppia, ma sente che c’è una linea sottile che forse, stavolta, è stata superata.
Condivide questa esperienza come un vero e proprio dilemma: dove finisce il gioco e dove inizia qualcosa che può far male davvero? E si chiede, senza vergogna, se anche altre persone si siano trovate davanti a richieste così particolari, da mettere in discussione il proprio senso di sicurezza e valore all’interno della coppia.
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